Alla seconda serata di Dominio Pubblico si prova a ricostruire l’immaginario della generazione 2.0 riferendosi allo stereotipo del social network e all’ormai nota “sottocultura” condizionante dei mass media: Socialmente di Frigoproduzioni mette una platea giovane di fronte a uno specchio distorto di sé stessa, mentre gli esterni del Teatro India risuonano di musica dal vivo e si fa gruppo, ci si conosce viso a viso. La socialità, allora, può uscire da una dimensione rappresentativa e recuperare la sua radice di convivenza, convivialità.
Articolo di Eva Corbari
In scena, niente di vivo: Facebook (prototipo dei social, forse già superato) diventa una sorta di porta-frigo con la luce al neon che fa immaginare odore di marcio o di corsia d’ospedale, attraversata con fatica dal corpo di Claudia Marsicano o socchiusa da Francesco Alberici, probabile soglia tra l’apparenza e una realtà, fatta solo da camera-divano-televisore sempre acceso, due solitudini a fissarlo. Rinchiusi di qua e di là, comunque prigionieri, fuori posto. La drammaturgia surreale di Alberici (un dialogo circolare, a sprazzi, sullo«schifo» dei diversi, nani o zie con l’artrite che siano), le movenze alienate, il trucco fantasmatico, momenti di danza e canto che non cambiano ritmo, bensì si inseriscono, metalliche e impersonali, nel tempo ripetitivo del “nulla”. Una totale separatezza dal mondo priva i due personaggi di un contesto e l’atmosfera oltrepassa la tristezza o l’isolamento, verso l’inadeguatezza. La perversione sessuale della chat erotica, l’insulto maschilista, l’illusione di successo e di perfezione, insomma il contrasto apparenza/verità, omologazione/diversità suonano forse come abitudine alla critica di quell’immaginario con strumenti che non lo scardinano, solo lo rappresentano. Non si è certi di riconoscersi, giovani, in quelle figure esageratamente disumane, manca il senso di familiarità che può turbare, il coraggio di scatenare un’indagine, attraverso un nodo di tensione.
Né l’allusività dei segni, né l’impronta caricaturale bastano, nemmeno la caratterizzazione fisica definisce l’identità di quella coppia così priva di pathos, perché essi esistono solo in quell’universo di codici. La potenzialità dello spettacolo si trova laddove emerge la dimensione autentica della nostalgia, al di là dell’indagine sul “fenomeno social”: c’è la forza di due soggetti che desiderano esistere senza sapere come e invece non fanno altro che trascinarsi verso la fine. La scintilla sta nella paura per la malattia, nel rifiuto ingenuo del dolore, nelle urla e negli sputi di Francesco, in quel «ce la faccio!» davanti a uno schermo vuoto che significa il contrario, quando la voce che s’incrina è proprio di Claudia, sue le mani che tremano e la pancia che s’affanna. I segnali di ribellione stanno nella carne viva, il pubblico si infila nelle rotture, dove gli attori cercano sé stessi, quando la sicurezza del risultato viene a mancare.
La forma non basta più a giustificare “un tema”, il teatro chiama in gioco l’emozione e, allora, il dramma può esistere senza crisi e risiedere nel linguaggio: due attori il cui talento sta nell’evadere da una costruzione, piegandosi alle mancanze umane; così si può creare quell’autenticità che non dà risposte, che ricerca. Così può emergere la più interessante riflessione sulle conseguenze relazionali dell’indifferenza contemporanea, di cui l’assuefazione ai social network è una causa e di cui bisognerebbe indagare, per esempio, i meccanismi politici ed economici alla base, verso un approccio che sfrutti il talento artistico come segno forte, operativo, che arrivi allo stomaco, faccia venire voglia di interrogarsi sulla direzione della cultura, la deriva dei valori, di parlarsi.
SOCIALMENTE
di Frigoproduzioni
ideazione e regia Francesco Alberici, Claudia Marsicano
con Francesco Alberici, Claudia Marsicano
drammaturgia Francesco Alberici
assistente alla regia Daniele Turconi
produzione Gli Scarti
Claudia Marsicano PREMIO UBU 2017 Migliore Attrice Italiana Under 35
Selezione Premio ConfrontiCreativi 2014, (RM), selezione Magnifico Teatro 2014 (BN),
vincitore Borsa Pancirolli 2014 (MI), vincitore Festival Young Station 2014 (PO), vincitore OFFerta Creativa 2014, (BO)