Saul è il primo personaggio biblico affrontato dal lavoro drammaturgico dell’autore francese André Gide. Ispirato all’Antico Testamento, e colto nei suoi ultimi giorni di vita, il re viene ritratto come una figura tormentata e inquieta, caratterizzata dai malesseri esistenziali che appartengono tuttavia più alla biografia dell’autore che a quella del personaggio dell’antichità.
Scritto nel 1897-1898 e pubblicato nel 1903, il testo fu oggetto di una lettura pubblica solo nel 1914, nella sala del leggendario Théâtre du Vieux-Colombier. Jacques Copeau sarà anche il primo a metterne in scena lo spettacolo, in una controversa rappresentazione del 1922.
Partendo dal Saul di Gide e dall’Antico Testamento, il regista Giovanni Ortoleva riscrive la vicenda con la collaborazione drammaturgica di Riccardo Favaro. Ne deriva un lavoro incentrato sul fallimento, come si legge nelle note di regia: «Quello di Saul è forse il primo mito consegnatoci dalla tradizione occidentale a parlare di fallimento individuale; e il fallimento è oggi l’orizzonte più buio, quello che sembra attendere un pianeta che non è stato capace di prendersi cura di se stesso, un sistema sociale basato su un’economia che non sa controllarsi. Ho scelto di raccontare la storia di Saul per affrontare questo fantasma, convinto che ogni storia riguardi il tempo che cerca di dimenticarla. […] Col passare del tempo mi sono reso conto che tutti i progetti che ho realizzato negli ultimi anni parlano, in un modo o nell’altro, di fallimento. La nostra drammatica incapacità di affrontare la debacle, in fondo, mi diverte molto».
Lo spettacolo, prodotto dal Teatro della Tosse e con l’interpretazione di Alessandro Bandini, Marco Cacciola e Federico Gariglio, è in scena al Teatro Vascello dal 24 al 27 ottobre 2019.
liberamente tratto dall’Antico Testamento e Saul di André Gide
menzione speciale alla Biennale di Venezia 2018, concorso Registi Under 30
Regia: Giovanni Ortoleva
Drammaturgia: Riccardo Favaro, Giovanni Ortoleva
Con Alessandro Bandini, Marco Cacciola, Federico Gariglio
Scenografia e Costumi: Marta Solari
Movimenti coreografici: Gianmaria Borzillo
Musiche originali: Pietro Guarracino con Ettore Biagi, Agnese Banti e Lorenzo Ruggeri
Disegno luci: Davide Bellavia
Decoratrici: Francesca Antolini, Maria Giulia Rossi, Martina Galbiati
Una produzione:
Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Arca Azzurra Produzioni , Teatro i,
in collaborazione con: AMAT e Comune di Ascoli Piceno nell’ambito di Marche in Vita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma progetto di MiBAC e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo
si ringrazia: Piccolo Teatro di Milano, Teatro Fontana
Un ringraziamento speciale a Stefano Scherini e Pablo Solari