L’offerta formativa del corso di Arte e Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma: a lavoro con gli artisti

Investire sulla formazione dei propri studenti è l’obiettivo caparbiamente perseguito dal Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma. Il corso di Arte e Spettacolo ha, negli ultimi anni, arricchito sostanzialmente la propria offerta formativa dando, di fatto, ai suoi iscritti la possibilità non solo di approfondire a livello teorico i saperi inerenti alle discipline storico-artistiche, ma anche di affacciarsi al mondo del teatro e dello spettacolo con dei percorsi pratici. Per questo motivo, l’anno accademico 2019-2020 è stato inaugurato dalla presentazione dei laboratori di spettacolo, durante la quale gli studenti hanno avuto modo di conoscere gli artisti e gli operatori che li guideranno alla scoperta del proprio lavoro e della propria estetica.  

Mimmo Cuticchio al lavoro con i pupi siciliani

Molti dei percorsi laboratoriali proposti sono parte integrante del progetto Per fare il teatro che ho sognato, nato per avvicinare gli studenti e i giovani alla conoscenza e alla pratica dei linguaggi artistici. Il percorso mira a favorire l’avviamento professionale attraverso la simulazione di un processo produttivo che funzioni da esperienza catalizzatrice in cui le competenze teoriche acquisite durante gli studi vengano valorizzate e sostengano le pratiche scenico-artistiche e produttive legate ai mestieri del teatro. Il progetto, dunque, si articola come un percorso pratico all’interno del quale i partecipanti saranno coinvolti in tutte le fasi di formazione, creazione e produzione, così da sviluppare le competenze artistiche, gestionali e amministrative che caratterizzano il lavoro teatrale, le capacità di formare e interagire con un pubblico pagante attivo e partecipe, e infine le abilità di produzione e promozione ipermediale e di utilizzo delle nuove pratiche di crowdfunding. Inoltre, alle attività di promozione teatrale è connesso un settore di formazione dedicato all’espansione ipermediale dello spettacolo dal vivo, che prevede la documentazione audiovisiva dello spettacolo, dalla sua genesi e progettazione fino alla messinscena. La struttura didattica si articola in laboratori di riprese e montaggio video, e in un format di narrazione dei contenuti realizzati tramite disseminazione ipermediale, funzionale sia come archivio digitale che come risorsa fruibile online e sui principali social network. attraverso la simulazione di un processo produttivo

All’interno del progetto Per fare il teatro che ho sognato, si terranno i seguenti laboratori: 

  • Laboratorio di formazione teatrale integrato tra attori, ex-detenuti, detenuti in misura alternativa e studenti condotto da Valentina Esposito – Fort Apache Cinema Teatro;
  • Laboratorio di drammaturgia tenuto da Roberto Scarpetti, in collaborazione con PAV-Fabulamundi Playwriting Europe;
  • L’arte del clown – Laboratorio pratico sulle tecniche della clownerie a cura di Vladimir Olshansky;
  • La recitazione e la manovra nell’Opera dei Pupi di area palermitana – Laboratorio pratico condotto da Mimmo Cuticchio;
  • Laboratorio di documentazione dello spettacolo dal vivo, dalla ripresa al montaggio a cura di Walter Balducci e Riccardo Silvi;
  • Virtual Reality Lab – Laboratorio introduttivo all’uso e al linguaggio della realtà virtuale tenuto da Riccardo Silvi e Daniele Clemente;
  • Laboratorio di messa in scena condotto da Annarita Colucci;
  • Abitare la battaglia – Laboratorio di giornalismo teatrale a cura di Andrea Porcheddu;
  • Laboratorio sul lavoro attoriale condotto da Roberto Andolfi;
  • Il lavoro teatrale dall’ideazione alla produzione a cura di Annarita Colucci;
  • Laboratorio sul comico e la satira a cura di Sabina Guzzanti.

Per il settore danza saranno proposti:

  • Interrogazione alle vertebre – Laboratorio di danza contemporanea a cura di Virgilio Sieni;
  • Luoghi del corpo e spazio della scena – Laboratorio di danza condotto da Chiara Ossicini;
  • Laboratorio di filmmaking per la danza;
  • Elementi di coreografia – Laboratorio di danza a cura del Balletto di Roma.

Il clown Vladimir Oshansky

Per fare il teatro che ho sognato collabora, inoltre, con Dominio Pubblico, un progetto di formazione del pubblico e di orientamento professionale rivolto a ragazzi under 25 che vogliono cimentarsi in un percorso da spettatori attivi, finalizzato alla produzione, promozione e organizzazione di eventi culturali. Il Festival multidisciplinare Dominio Pubblico_La città agli Under 25 si propone di essere il più significativo evento italiano focalizzato sulla creatività under 25 negli ambiti di teatro, danza, musica, arti visive e cortometraggi. È anche un innovativo progetto di formazione del pubblico e di promozione delle discipline dello spettacolo dal vivo grazie a un vero e proprio format originale in base al quale un gruppo di ragazzi diventa la direzione artistica del Festival, curandone ogni aspetto organizzativo, logistico, amministrativo e promozionale. L’intero processo di preparazione del festival rappresenta un’esperienza formativa, stimolante e inclusiva grazie alla quale i ragazzi, oltre che spettatori attivi, potranno anche cimentarsi nel ruolo di operatori culturali. Dal 2015 si rinnova ogni anno la collaborazione e la sinergia con il Teatro di Roma – Teatro Nazionale, main partner del progetto, che nel mese di giugno ospita il festival negli spazi del Teatro India, centro gravitazionale del teatro contemporaneo (Qui l’intervista a Tiziano Panici, capofila del progetto Dominio Pubblico).  

Gli studenti interessati ai percorsi laboratoriali proposti potranno acquisire maggiori informazioni consultando il sito di dipartimento o inviando una mail all’indirizzo laboratori@uniroma1.it.

Una scena dello spettacolo Famiglia, di Fort Apache Cinema Teatro, diretto da Valentina Esposito

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