Romaeuropa Festival 2021: un segno per la ripartenza

«Abbiamo riscoperto la potenza della comunità umana dopo aver convissuto per mesi con l’idea che un baratro potesse inghiottirci, che lo tsunami della pandemia potesse travolgerci. Questa partecipazione globale, questo extra-ordinario, rappresentano lo spirito-guida di Romaeuropa e del suo Festival».

Con questo incipit si apre la XXXVI edizione del Romaeuropa Festival, che dal 14 settembre al 21 novembre 2021 abiterà diversi luoghi della Capitale con un programma sempre aperto all’internazionalità, alla multidisciplinarietà e alla trasversalità delle proposte artistiche, ancora nel segno della ripartenza, dell’attenzione al presente e soprattutto al “nuovo presente”. In anteprima, l’8 e il 9 giugno verrà presentata Sonora Desert negli spazi del Teatro India, un’opera che si muove fra installazione e performance ideata dalla compagnia Muta Imago, che continua a indagare la dimensione del tempo invitando gli spettatori a sperimentarsi in relazione con la realtà e con il sé. 

Più di 500 fra le artiste e gli artisti che prenderanno parte alla prossima edizione, per un totale di 86 titoli che avranno luogo in 16 spazi differenti della città di Roma, coinvolgendo musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali e rinnovando la presenza delle creazioni per l’infanzia, come annunciato alla conferenza stampa del 27 maggio 2021. Presentata dal Presidente Guido Fabiani e del Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi, la voce delle istituzioni politiche ha preso parola attraverso le figure del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che ha concentrato il suo intervento sul bisogno di cultura, e della Sindaca Virginia Raggi, intenta a sottolineare l’interesse nei confronti dell’inclusività, della diversità e dell’ecosostenibilità come principi d’intento della manifestazione. La presentazione della programmazione, moderata da Matteo Antonaci, prosegue portando particolare attenzione ai focus che caratterizzano ogni sezione del Romaeuropa Festival, concatenando gli interventi delle diverse curatrici: Maura Teofili per Anni Luce, Francesca Manica per i Dancing Days, Stefania Lo Giudice per Ref Kids, Federica Patti per Digitalive e Giulia Di Giovanni per Line Up!.

La forza della comunità: questo il fil rouge, il pensiero che sta dietro e allo stesso tempo sostiene il percorso delle opere artistiche, diverse particolarità che s’incontrano in una visione più ampia e, allo stesso tempo, in ognuna delle specificità che interessano le cinque sezioni presentate, arricchite dalla combinazione e del dialogo fra linguaggi. 

Quest’incontro comincerà nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, dove il 14 settembre la Compagnie XY inaugurerà l’apertura del Festival con Möbius, uno spettacolo in cui il volo degli storni nutre la commistione fra danza e acrobazia e che si avvale della collaborazione del coreografo Rachid Ouramdane

Come afferma il Presidente della Fondazione Guido Fabiani:«Partecipare insieme dal vivo a un evento di danza, di musica, di teatro, di arti digitali, induce a una elaborazione culturale comune, reciprocamente stimolante e compiuta. Il pubblico che ascolta, segue, applaude, critica, respira, è un fattore insostituibile di crescita dello spettacolo».

Per il programma completo si rimanda al sito del Romaeuropa Festival: https://romaeuropa.net/

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