Portraits on stage

Al via la seconda edizione di Portraits on stage – Arte in cammino. Intervista alla direttrice artistica Gloria Sapio

Tredici spettacoli di teatro, musica, danza per l’edizione 2021 di Portraits on stage – Arte in Cammino che attraverserà la Valle dell’Aniene dal 19 giugno al 30 luglio 2021 nei Comuni di Licenza, Anticoli Corrado, Marano, Gerano e Subiaco. Eventi artistici e performativi si alterneranno per dare vita a un racconto armonico che indaga il tema dell’Arte partendo da spunti differenti e secondo angolazioni diverse: personalità, avanguardie e movimenti artistici, le suggestioni di un quadro, il suono che si fa tratto, movimento, paesaggio, rappresentazioni che diventano opere plastiche, tra teatro e performing art. 
Tanti gli artisti/e e le compagnie ospiti di Portraits on stage 2021 – Arte in Cammino, provenienti da tutto il territorio nazionale: Guascone Teatro, Compagnia Stalker Teatro, OperaPrima, Settimo Cielo, Drogheria Rebelot/BIBOteatro, Cie TWAIN, Collettivo ClochArt, Pollution, Ilinx Teatro, Mario Perrotta, L’Arca di Corrado e I nuovi Scalzi.

La scorsa edizione Portraits on stage – Nel cuore dell’arte si è svolta al Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli nel settembre 2020, mentre quest’anno Portraits on stage – Arte in cammino penetra nella gola della Valle dell’Aniene, seguendo il percorso intrapreso dai pellegrini diretti al Sacro Speco (ma anche dai viaggiatori del Grand Tour e soprattutto dei  pittori che ritraevano la campagna e le rovine romane) vivendo un’esperienza fatta di arte e  spiritualità. Il festival, vincitore dell’Avviso Pubblico per la valorizzazione dei luoghi culturali a attraverso lo spettacolo dal vivo, attinge la sua forma innovativa proprio dall’esistenza di questo passato mettendolo in relazione con la contemporaneità e la sperimentazione. Lo scenario posto all’attenzione degli spettatori sarà quello di un patrimonio unico inserito in un contesto paesaggistico quasi incontaminato.

Abbiamo intervistato Gloria Sapio, fondatrice della compagnia Settimo Cielo e direttrice artistica, insieme a Maurizio Repetto, del festival Portraits on stage.

Portraits on stage è un festival profondamente legato al territorio in cui si origina. La storia di questi luoghi, la loro arte, si mescola con le sperimentazioni del contemporaneo. Come siete riusciti a creare questo connubio e che valore ha per il territorio una rassegna che lo racconti e lo riunisca da un punto di vista comunitario?

Abbiamo iniziato a lavorare su questo territorio “teatralizzandone” la memoria così come ci arrivava dai racconti degli anziani. Accanto alle storie dei contadini c’erano quelle dei pittori che, seguendo l’itinerario del Grand Tour, lungo i cammini di San Benedetto, si fermavano per lunghi periodi nella Valle dell’Aniene, ritraendone i paesaggi e gli abitanti. La comunità degli artisti cresceva anche intrecciandosi con quella dei paesi, non solo idealmente: molti sposavano contadine del posto diventate modelle le quali, in molti casi, rivelavano poi sensibilità d’artiste. È la storia della pittrice secessionista Pasquarosa Marcelli Bertoletti, alla quale abbiamo dedicato un testo teatrale tratto dai ricordi del nipote Paolo che vive ad Anticoli Corrado ed è stato direttore del museo di Arte Moderna (un museo creato con i lasciti degli artisti che hanno soggiornato in questo paese a partire dai primi anni dell’Ottocento a oggi).
Cominciando  a creare spettacoli che parlavano d’arte figurativa, siamo venuti in contatto con colleghi che lavoravano sulla stessa tematica, ispirati a loro volta dai territori di riferimento. È nata così la Rete Portraits on Stage che è attiva sul territorio nazionale. Si tratta di compagnie che affondano la loro ricerca nel contemporaneo spesso ibridando i generi, scelta particolarmente adatta per muoversi in un ambito che dalla forma racconto scivola nella performance, dall’arte visiva al gesto teatrale. Abbiamo deciso di concorrere all’Avviso Pubblico della Regione Lazio per la valorizzazione dei luoghi della Cultura contando su tutti questi elementi che concorrevano, a nostro avviso, a creare un impianto solido e in stretta relazione con la storia del territorio. Crediamo da sempre alla funzione civica e civile del teatro e a questa fede corrisponde ciò che abbiamo realizzato su questo territorio. Quest’anno ricorrono 15 anni di progetti nella Valle, credo che il Festival sia un bel modo per festeggiare queste nozze di cristallo.

Il sostegno alla creatività giovane è un tratto distintivo del lavoro di Settimo Cielo, che avete trasposto anche in Portraits on stage, selezionando le artiste e gli artisti coinvolti tramite un bando rivolto a creazioni imperniate su arte figurativa e teatro. Cosa significa offrire, dopo un anno e mezzo di grande affanno per il settore, l’occasione di ritrovare la dimensione spettatoriale?

La dimensione di Settimo Cielo riflette fortemente il suo essere Residenza Artistica. Oltre gli esperimenti di ospitalità realizzati in modo spontaneo, tra intuizione e vocazione in anni in cui si parlava ancora poco di questo tipo di attività, siamo diventati una Residenza riconosciuta da Ministero e Regione ,fin dal primo triennio  dell’entrata in vigore del progetto e abbiamo proseguito in quello successivo come organismo associato di Periferie Artistiche -Centro di Residenza del Lazio. Contando anche questo 2021 supplementare, sono più di 7 anni che ci occupiamo di residenze ed è sicuramente per noi l’attività preminente, un’esperienza importantissima per il territorio in cui operiamo. 
Se possiamo infatti azzardare un  festival che utilizza nuovi linguaggi in un‘area che rimane molto distante dall’offerta culturale in genere, è proprio grazie alla presenza degli artisti in residenza al teatro di Arsoli. Il pubblico segue da vicino il loro lavoro comprendendone il senso. Si tratta spesso di artisti e compagnie giovani che sperimentano nuove strade. Questa azione di scouting che ci appassiona si riflette anche nelle nostre programmazioni. Con la Rete poi, che è composta per di più da altre residenze, abbiamo deciso di fare una call per selezionare proposte under 35 dedicate al rapporto tra arte dal vivo e arte figurativa. Sono arrivati progetti molto interessanti che stiamo aiutando a far emergere. La ripresa è molto più complessa e faticosa di quanto noi stessi avessimo ipotizzato, ma credo che per molti, e noi siamo tra loro, il festival rappresenti un primo ritorno in scena e quindi un passo verso la normalità. Personalmente mi sento come ci si sente dietro le quinte prima di un debutto: eccitata, terrorizzata, desiderosa di passare dal buio alla luce.

Settimo Cielo propone una scelta di tredici spettacoli rappresentativi dei linguaggi del contemporaneo, adatti a ogni tipo di pubblico contrassegnati da un virtuosismo stilistico capace di porre in primo piano le suggestioni dell’ambiente in cui si immergono, dando vita ad eventi site specific. Ci saranno, all’interno della programmazione, spettacoli dedicati anche a bambini e famiglie,  con il ciclo Il sentiero dei piccoli, in fascia pomeridiana, particolarmente indicato per le nuove generazioni. Durante il festival, verranno presentate iniziative in collaborazione con i Musei, le pro loco, le associazioni del luogo e un’attività di visione critica rivolta agli spettatori “Taccuini di Viaggio” introdotta da un incontro con la direttrice editoriale della webzine di Theatron 2.0.

Il festival poggia sulle competenze acquisite da Settimo Cielo attraverso l’adesione a una rete nazionale, la Rete Portraits on Stage che collabora con musei, accademie, istituzioni pubbliche e private. Per il 2020/21 la Rete ha visto l’istituzione di una call diretta a giovani artisti (Bando Portraits on Stage) per creazioni che connettano arte figurativa e teatro. Settimo Cielo ha scelto alcuni progetti, tra i più meritevoli, da ospitare all’interno ospite della rassegna, intendendo così sostenere la giovane creatività e offrire al pubblico, accanto a presenze di consolidato talento,  la visione di opere inedite. Portraits on stage è organizzato da Settimo Cielo, in collaborazione con il Teatro La Fenice di Arsoli. Con il contributo di Regione Lazio, Con il sostegno dei comuni di Licenza, Anticoli Corrado, Marano, Gerano e Subiaco. In Media Partnership con Le Nottole di Minerva – Rivista di critica teatrale universitaria.  

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