lo staff di ammutinamenti 2021

Cosa sopravvive al qui e ora: le video interviste ai giovani autori della Vetrina | Ammutinamenti Festival

A conclusione di questi tre giorni intensi, vorremmo spendere ancora qualche parola.

È stato impossibile riportare tutto ciò che abbiamo vissuto… del resto il teatro è il teatro: possiede parte della sua magia in cose indefinibili o per cui ogni tentativo definitorio risulta riduttivo. Il teatro è quel luogo dove le esperienze si incontrano e, calato il sipario, escono con una piccola o grande aggiunta da lasciare nel bagaglio della propria memoria per farla riaffiorare nei momenti meno prevedibili. Un surplus di immagini, suoni, sensazioni e percezioni che di volta in volta colorano un tassello in più di quel mosaico personale, rendendo la nostra vista sempre pronta a paesaggi diversi, quotidiani o artistici che siano. Perché il potere del teatro risiede nella sua capacità di esserci anche quando ci si alza dalle poltrone rosse. Il bello viene dopo e Ammutinamenti -in particolare la Vetrina della giovane danza d’autore- lavora e vive su questo: su quel “dopo” che è l’uscita da teatro e l’incontro con gli altri giovani autori; quel “dopo” che sono le mattinate ad ascoltare i feedback degli operatori o le camminate di fretta per assistere alle performance successive; quel “dopo” che sono le cene al volo al tavolo con compagni di fortuna; o che sono le parole, i sorrisi e le promesse di un prossimo incontro. Sono quegli “a presto” che contengono a un tempo la voglia di ritrovarsi e la speranza che il proprio lavoro possa volare in qualche festival o teatro, magari durante una serata condivisa con le persone con cui ci si è trovati per una pizza, un caffè o per semplicemente quattro chiacchiere in attesa di mostrare il green pass.

E allora- dopo aver riportato le nostre impressioni sui lavori a cui abbiamo assistito, piccole impressioni di grandi imprese- preferiamo concludere quest’esperienza soffermandoci sullo spirito di Ammutinamenti, poiché è ciò che abbiamo provato sulla nostra pelle, ciò che abbiamo respirato ventiquattro ore su ventiquattro in questi tre giorni e ciò che abbiamo condiviso con i giovani autori, con gli operatori, con l’organizzazione del festival e con chi era lì per il puro e semplice piacere di esserci.

È quello spirito che, quando a metà della performance di Beatrice Bresolin in Piazza San Francesco la pioggia è iniziata a cadere, ha fatto sì che nessuno andasse via: mentre i bambini continuavano nel loro ballo sfrenato, alcuni hanno cercato un riparo di fortuna sotto i portici, altri – i più stoici- hanno semplicemente tirato su il cappuccio e altri ancora, per lo più i giovani autori presenti alla Vetrina, sono rimasti lì, sotto la pioggia, battendo le mani a tempo e incitando le performers a non mollare. È quello spirito che orchestrava gli applausi alla fine di ogni lavoro, quando dalla platea si levavano urla di soddisfazione e approvazione. Quello spirito che al termine dei tre giorni, subito fuori dal teatro, il magico silenzio della sala è stato rotto dall’altrettanto magico momento in cui volavano i “Brav* [e il nome di qualcuno]!” e giù scrosci di applausi e sorrisi.

E allora, oltre nel presentare agli operatori del settore le proprie performance (già atto di coraggio), Ammutinamenti è quel luogo e quel tempo in cui godere di uno spirito, che- indubbiamente giovane- conserva quell’elemento festivo del teatro delle origini.

Ad Ammutinamenti si respira ancora purezza e -senza pretendere di restituirla nella sua interezza- abbiamo pensato di tentare di condividerla attraverso delle brevi video interviste che tutti i giovani coreografi hanno accettato di fare con noi di buon grado- chi tra una prova e l’altra, chi finendo l’ultimo boccone di pizza al volo o chi alle undici e mezzo di sera dopo due ore di spettacoli. Anche i più timidi, spaventati dalla telecamera o dalle domande al buio, alla fine ci hanno ringraziate.

Ma siamo noi a dover ringraziare loro, tutti loro, dagli artisti, al team di Cantieri Danza e a tutti coloro che sono stati presenti a questa seconda parte della XXIII edizione del Festival Ammutinamenti, che sono stati i nostri stimoli per scrivere, ma soprattutto i nostri compagni di viaggio right here, right now. E siamo sicure che quel panorama, quell’aria e quello spirito persisteranno ancora, oltre al qui e oltre all’ora.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *