Panenostro è un gioco di parole in cui riecheggia l’incipit dell’Oratio Dominica. Panenostro è un testo per attore solo sul riscatto e sulla resistenza. Panenostro è uno spettacolo sulla storia di Giuseppe, panettiere milanese, figlio e nipote di panettieri emigrati al nord dalla Calabria.
Giuseppe ama il suo mestiere; per come ce la presenta, quella del pane è a tutti gli effetti un’arte, e come tale richiede una vera e propria vocazione. Giuseppe ne ha da vendere, e ha anche un certo fiuto per gli affari: il suo talento gli consente di guadagnare bene, al punto da immaginare una casa con piscina. Ma la rotta si inverte quando la ‘ndrangheta invade il panificio, elargendo protezione non richiesta e pretendendo un pizzo mensile.
Panenostro è anche parte della trilogia “anti-‘ndrangheta” diretta da Rosario Mastrota, di cui fanno parte gli spettacoli L’Italia s’è desta e Ficcasoldi. Giuseppe è un personaggio ingenuo, apparentemente un puro, che sembra perdere la sua purezza nel momento in cui realizza di essere divenuto inconsapevolmente e involontariamente sostenitore e complice di un’organizzazione mafiosa. Riscatto che gli sconvolgerà la vita, infrangendo amori e sogni.
L’impianto scenico è sgombro, per non dire spoglio come una cella: pochi oggetti, e tanta farina. Il lavoro attoriale di Andrea Cappadona è riuscito ed efficace: si muove agevolmente passando dal registro comico a quello drammatico, ripetendo con delicatezza e lirismo quella che potremmo chiamare «la danza del pane», ossia una partitura gestuale che stilizza e astrae i movimenti del panettiere nell’esercizio del suo mestiere. Il disegno luci sostiene coerentemente lo spettacolo, sfruttando il contrasto tra coni di luci e zone d’ombra.
Lo spettacolo si sposa perfettamente con le istanze del Festival Mauro Rostagno, dedicato all’omonimo intellettuale, sociologo, giornalista e attivista torinese ucciso dalla mafia. Il festival romano, alla sua prima edizione, è iniziato il 15 novembre e si concluderà il 24 novembre, con un programma denso di spettacoli, incontri, concerti e laboratori per portare in scena i diritti contro le mafie. Oltreché regista di Panenostro, Rosario Mastrota è anche direttore artistico del Festival, organizzato in partenariato da Associazione daSud e Compagnia Ragli, con il contributo del Ministero della Cultura.