Il Teatro Biblioteca Quarticciolo all’insegna della danza

Il 22 e 23 gennaio 2022, al Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, sono andate in scena due coreografie, entrambe realizzate in collaborazione con l’Ambasciata di Israele in Italia: Body #1 di Roni Chadash e First Things 1st di Michael Getman.

Body #1 è un’opera i cui protagonisti sono due corpi, apparentemente separati tra loro ma che in realtà fanno parte dello stesso organismo. I due danzatori, Maya Schwartz e Ido Barak, si muovono sul palcoscenico quasi come zombi. Danzano tra di loro, si abbracciano, cadono, si riuniscono ridando vita all’essere unico, per poi separarsi di nuovo. I performer danzano sempre con il volto coperto da lunghi capelli, e sono vestiti in maniera neutra, indossando abiti molto simili, ad aumentare la somiglianza reciproca. In completa assenza di una partitura musicale, la platea riecheggia inizialmente del loro ansimare, cadenzato dallo sforzo fisico, e del rumore di passi a piedi nudi sul palco vuoto e silenzioso. Fin quando lo spazio si addensa sulle noti struggenti di Je te laisserai des mots di Patrick Watson. La canzone enfatizza la fusioni e gli allontanamenti tra i due corpi, che si susseguono a ritmo battente e li ingaggiano quasi in una lotta.

Segue la coreografia dal titolo First Things 1st.
Il performer Ariel Gilbert incarna un lento avanzare verso uno stato primordiale di follia e rende partecipe il pubblico di questo viaggio psicofisico. Tic vocali e motori, versi, soffi, suoni richiamano i tratti fondanti del teatro di Antonin Artaud e della sua opera, in cui l’arte dell’attore – di chi agisce o danza in scena – coinvolge respiro e movimenti fisici. Il performer entra nello spazio scenico provenendo dalla platea, tra il pubblico: osservando, scrutando, ispezionando tutto il palcoscenico come alla ricerca di un particolare; cerca una comunicazione con il pubblico attraverso gesti e suoni e, partendo da un monosillabo, arriva a una frase scarna ed elementare: «This is this».
A scandire freneticamente i tempi dell’esecuzione, sempre più incalzanti, un crescente rullo di tamburo tribale.

Il performer Ariel Gilbert
Il performer Ariel Gilbert

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