«Avevo 24 anni quando debuttò R.OSA – 10 esercizi per nuovi virtuosismi (2017); girò diverse città europee e piccoli paesi. Oggi, dopo un anno e mezzo di pausa, R.OSA ritorna e mi sono chiesta “come?”»
Così, durante l’intervista post spettacolo, sul palco della sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, ancora denso di energia, Claudia Marsicano (finalista agli Ubu 2016 come performer under 35), attrice e componente della compagnia Frigo Produzione, risponde a Emanuele Masi, direttore artistico di Bolzano Danza e Teatro comunale di Bolzano, curatore della XVI edizione del festival romano Equilibrio: sulla danza contemporanea a livello internazionale, in programma fino a sabato 26 febbraio.
R.OSA – 10 Esercizi per nuovi virtuosismi è una performance ideata dalla coreografa Silvia Gribaudi, che incontra Claudia Marsicano ad un laboratorio e la sceglie per lavorare insieme. L’autrice concentra la sua ricerca poetica su un corpo rivoluzionario, dalla fisicità massiccia, per veicolare specialità altre, relazione e inclusione. La ricerca del virtuosismo senza confini. Una coinvolgente performance che permette sia a chi sta sul palco e sia a chi sta in platea di nutrirsi a vicenda, come? Muovendosi!
Claudia Marsicano è una preziosa “one woman show” venuta da noi per mostrarci in dieci esercizi, i suoi (e i nostri) virtuosismi. Le specialità della Marsicano contengono tecniche di respirazione, di scioglimento delle tensioni, giochi di parole, mimiche facciali “tossiche”, passi decisi e movenze leggere: la danza in un corpo ampio, dal costume azzurro prima e in intimo nero dopo.
In scena parla inglese e per farsi intendere prova alcune parole in italiano creando un dialogo ironico e comprensibile, tanto da fidarci di lei e al suo «Exercise number 3. STUND UP!» il rumore dei corpi seduti che si alzano sovrasta la traccia musicale, e Claudia brilla. In piedi, il pubblico dell’Auditorium imita ciò che accade sul palco, strofinandosi con lo spettatore accanto, che sorride, si guarda intorno e si accorge di essere dentro una danza comune dalle sopracciglia sorridenti e felici. La platea sembrava aver realizzato un desiderio nascosto.
La performance è stata travolgente e inclusiva, come vuole la ricerca artistica della Gribaudi, la drammaturgia riesce a creare uno spazio unico, accessibile a tutti, una sensazione di leggerezza; Internamente ha lasciato una certa comodità, rilassamento vantaggioso all’attenzione e all’apertura verso quell’espressività disarmante.
«La reattività del pubblico è fondamentale», confermerà nell’intervista, proprio perché lei, sola in scena che ci guarda e ci mostra R.OSA, si nutre della nostra energia, di noi che abbiamo osato; alla domanda su come siano stati gli altri pubblici, risponde: «È bello per me vedere l’umanità e creare un incontro!».
Confronto ed empatia, dunque, in una danza di relazioni.
Il lavoro diventa un’esperienza immersiva in cui si riflette sul come guardiamo gli altri e cosa ci aspettiamo dagli stessi, sulla base del nostro giudizio. Superare il proprio limite a ritmo di Bach o Britney Spears, in un paesaggio scenico e musicale che cavalca classico, pop e anni Ottanta, estetica boteriana e concetti di successo e prestazione.
La domanda finale è: io, dove sono virtuoso? O meglio: io, dove sono speciale?
R.OSA – 10 ESERCIZI PER NUOVI VIRTUOSISMI
Con CLAUDIA MARSICANO
Regia SILVIA GRIBAUDI
Visto il 17 Febbraio
Auditorium Parco della Musica SALA PETRASSI
All’interno del festival EQUILIBRIO – Il festival di danza contemporanea di Roma XVI edizione