Con il 28 maggio si è concluso il festival Presente Futuro 2022 promosso dal Teatro Libero di Palermo. Una serata, l’ultima, all’insegna della danza: in apertura RosaRosaRosae, un progetto multimediale di produzione campano-francesce, in cui su uno sfondo di immagini si muove la materia del corpo in scena – è la performer Sara Lupoli; su di lei, sovrapposta, la proiezione dello stesso corpo. Una messinscena a strati, ispirata al linguaggio cinematografico, da cui emergono emozioni, sensazioni, non troppo definite, più suggerite.
A seguire la DanceHaus Company Junior di Milano, con Barbara Allegrezza, Niccolò Castagni e Andrea Piras, presentano 1° movimento, una coroegrafia di Michela Priuli. Un marito, una moglie e una nonna, personaggi che sono dunque funzioni, abitano il proprio corpo, lo esplorano, affrontano le proprie ombre, le dinamiche generazionali e di relazione, si incontrano, si isolano, percorrono lo spazio in ogni direzione, come un labirinto, quello interiore, che li conduce verso se stessi, fino al grado zero, fino alla nudità.
Dopo il momento di pausa e di ritrovo per una pizzetta o un calzone “mignon” come usa dirsi a Palermo – per dovere di cronaca: la serata precedente sono state offerte delle ottime arancinette – si rientra per assistere all’ultimo dei progetti in concorso.
Sensucht vede in scena una compagnia numerosa (sostenuta da enti tra Umbria, Toscana ed Emilia-Romagna), monocromatica nel costume, un magma che pulsa, respira, e lentamente si espande saggiando il confine del proprio corpo, del corpo dell’altro, dello spazio condiviso, del tempo. La coreografia, di Niccolò Abbattista, è scomposta solo in apparenza, dà l’idea di un ingranaggio alla ricerca continua di nuove unità di misura del tempo, di nuove dimensioni, nuovi incastri.
Siamo giunti alla fine, la giuria (Guido Di Palma dell’Università La Sapienza di Roma, Tiziana Arnaboldi del Teatro San Materno di Ascona, Aktina Stathaki del Between the Sea festival di Atene, Gloria Sapio della Compagnia Settimo Cielo, e Carmelo Lucchesi, rappresentante del pubblico) si ritira per deliberare, intanto che il pubblico assiste allo spettacolo vincitore della scorsa edizione del festival.
È In.contrastabile, una figura soffocata dal nero, un nero certamente simbolico, affamata d’aria, mossa dal bisogno di liberarsi tra spasmi e sforzi, per tornare a respirare. Solo una volta libera dalla nebbia di tulle che le avvolge la testa, il nero non è più tessuto asfissiante, ma colore liquido con cui senza più affanni Jessica Di Masi – coreografa e interprete – dipinge il proprio corpo, fa pace con questo lato oscuro, quasi un tutt’uno con la scatola nera del palcoscenico.
Ogni concorso giunto alla fine ha un vincitore, Presente Futuro ne ha più di uno: RosaRosaRosae, La pelle delle immagini, vince una residenza al Teatro San Materno di Ascona e una al Teatro Libero, nonché l’ospitalità per la prossima edizione come spettacolo fuori concorso; il progetto Wake up! di e con Marcella Meloni, si aggiudica una residenza presso la sede del Festival di Monenvasia in Grecia, e una residenza al Teatro di Arsoli di Settimo Cielo; è stato inoltre assegnato dal pubblico un premio di 500€ al progetto Sensucht.
Il senso di eventi come questi è dare la possibilità a chi non ha mezzi a sufficienza, ma idee e visioni in abbondanza, di crescere, creare, formarsi. Tutto questo ha bisogno di un tempo che non è scontato e che i premi “residenza” incarnano benissimo. Sono stati giorni di condivisione, di energie giovani, di pubblico partecipe.
Buona fortuna non solo a chi ha vinto. All’anno prossimo!