CastellinAria Festa Pop 2022

CastellinAria – Festa Pop | Quinta edizione

Sarà solo l’inizio del mondo

1-7 agosto 2022 

Alvito (FR)

Ribaltare la visione del mondo. Non vederlo come qualcosa che scivola inesorabilmente verso la propria fine, ma pensarlo in direzione di un nuovo inizio. 

Cercare le visioni, i segni, le parole da interpretare, perché si rivelino i segnali del futuro nel presente.

Provocare la realtà per afferrare cosa può accadere. Sette carte dei tarocchi – sette Arcani Maggiori – per sette giorni, così da occuparci attivamente, come persone e come comunità, di vedere il Mondo oltre quello che è. Ricomporre il presente per un futuro che sia un inizio diverso, anziché una fine inesorabile, come spesso ci porta a credere la narrazione attuale.

C’è un principio del mondo nuovo che dobbiamo intuire. Pensare prima la realtà. Tornare ad avere presagi.

Dall’1 al 7 agosto CastellinAria – Festa Pop torna ad abitare il paese di Alvito e il Castello Cantelmo; la manifestazione è ideata e promossa dalla Compagnia Habitas grazie al patrocinio del Comune di Alvito e la Provincia di Frosinone, il contributo del Fondo PSMSAD, di Strategie Aree Interne – Regione Lazio e della Banca Popolare del Cassinate, il sostegno di ATCL

La quinta edizione di CastellinAria – Festa Pop si compone di diverse azioni, che si sviluppano nell’arco di sette giorni all’interno del paese di Alvito e nel borgo del Castello Cantelmo.  

La narrazione degli eventi è affidata a sette carte dei tarocchi, che sono associate ai sette giorni del Festival: la Morte, la Papessa, il Matto, la Torre, gli Amanti, l’Imperatore e il Mondo. Come si presenta la lettura del nostro futuro? In questa direzione si propone un’offerta artistica diversificata, che si compone di: laboratori, incontri/dibattito, spettacoli di teatro e danza, concerti che rimandano al filo conduttore del festival Sarà solo l’inizio del mondo.

Dopo aver affrontato due anni di pandemia e con una guerra in corso, si riprende con più forza il valore che si attribuisce alla cultura in relazione al benessere e alla salute mentale delle persone, la cultura che permette di affinare il pensiero critico e favorire il dialogo, anziché lo scontro.

CastellinAria è una festa che dura una settimana, l’occasione per incontrarsi dopo un anno e concedersi del tempo; un anno in cui la direzione artistica, da questa edizione arricchita da un comitato artistico, propone la visione poetica maturata nei mesi precedenti. Valori come l’accoglienza e il confronto attraversano il festival e tutti gli interventi che lo compongono, l’esigenza è “restare” sul territorio ed avere il tempo per entrare in contatto con le persone che abitano la Val di Comino. 

Per questi motivi il Teatro delle Ariette condurrà un laboratorio di creazione autobiografica “Alvito. Diario della vita quotidiana” e porterà ad Alvito due spettacoli: “Trent’anni di grano” e “Muri”; La compagnia Arione De Falco terrà un laboratorio dedicato ai più piccoli “Facciamo che… Dall’improvvisazione alla scena”  e andrà in scena con lo spettacolo “Storia di un no”; il trio Contini, Fumo, Sesti con “Eclissi” ci trasporterà in un’esperienza fuori dall’ordinario con lo spettacolo per uno spettatore alla volta, che si svilupperà in vari luoghi di Alvito. Il programma prosegue con Bradamante Teatro e lo spettacolo “Paolo dei Lupi” e la compagnia Capotrave con “Piccola Patria”.  

Non mancheranno danza e performance grazie all’artista Mara Capirci: il suo “GO, WAIT, DOT.” è un laboratorio dedicato a non danzatori, ma anche uno spettacolo strutturato in modo che gli allievi del laboratorio possano prendervi parte.

Gli AperinAria, invece, sono una lente d’ingrandimento sul paese e i suoi abitanti; gli appuntamenti saranno strutturati come incontri e dibattiti in relazione alla carta dei tarocchi giornaliera. 

La sezione musicale del festival ha voluto mettere in risalto le formazioni artistiche del territorio, fra tutti l’Eko Orchestra, vincitrice quest’anno di Laziosound, Fabiano Pittiglio e Hill Martino & The Dixie Dogs.

Nelle collaborazioni alle attività, il Festival delle Storie è sempre presente, con il suggerimento di buone pratiche; si riconferma la presenza per il secondo anno consecutivo del collettivo Merda, Merda… Oh Merda! che collabora alla promozione di CastellinAria – Festa Pop con il progetto OnAir: dirette Instagram per approfondire i temi del Festival. Infine il Nido della semplicità, oltre che supportare la comunicazione del Festival, collabora nell’organizzare un’attività all’interno del programma.

LE COMPAGNIE/ARTISTI 

Teatro delle Ariette | Spettacoli: Muri e Trent’anni di grano; Laboratorio per adulti

Il Teatro delle Ariette è la compagnia degli attori-contadini, del teatro da mangiare, dell’autobiografia. Nel 1989 Paola Berselli e Stefano Pasquini lasciano il teatro e vanno a vivere nel podere denominato Le Ariette. Dopo anni di silenzio e di lavoro nei campi, nel 1996 fondano la compagnia con Maurizio Ferraresi. Costruiscono il Deposito Attrezzi, un edificio rurale che diventa la loro sede teatrale

“Trent’anni di grano – autobiografia di un campo” e “MURI – autobiografia di una casa”, che gli autori raccontano rispettivamente così:

“Quaranta spettatori seduti attorno a un grande tavolo basso a forma di U. Noi al centro, seduti a terra su un pavimento coperto di chicchi di grano, prepariamo e cuociamo le tigelle (un piccolo pane tipico del nostro territorio), leggiamo le parole del  diario di vita quotidiana scritto nel corso dell’estate 2019, la trentesima estate vissuta nel piccolo podere delle Ariette, Forse uno spettacolo. Forse una veglia, come nelle notti d’estate, sotto le stelle, quando ci sentiamo piccoli, molto piccoli, granelli di polvere in mezzo ai campi.”

“MURI affonda le sue radici nel secolo scorso seguendo una storia che comincia negli anni cinquanta e termina esattamente alla caduta del muro di Berlino, nell’autunno del 1989. Nello spettacolo Paola racconta le case della sua vita, attraversando quelle abitate da bambina, ragazza e giovane donna fino all’arrivo alle Ariette. Lì la storia si ferma. Paola cerca in realtà di mettere a fuoco il percorso della sua vita, in particolare quello precedente all’arrivo in questa casa. Parlare della casa diventa parlare di sé. Parlare con la casa è come parlare con sé stessi. Parlare con gli spettatori significa rivolgersi alla comunità, invitare la comunità a entrare nel proprio spazio privato, intimo e sensibile.”

Bradamante Teatro | Spettacolo Paolo dei Lupi

La compagnia Bradamante, fondata nel 2018, unisce con i suoi spettacoli narrazione, storia e natura. Racconta di vite, di paesi e di culture, mentre attraversa territori, centri storici, città e sentieri. Ha già partecipato a numerosi progetti artistico-culturali e collabora con ricercatori, musicisti, enti e professionisti territoriali, per promuovere il turismo culturale e sostenibile.

Lo spettacolo “Paolo dei Lupi” trae ispirazione dalla vita avventurosa del biologo e poeta Paolo Barrasso, che fu tra i primi a credere e ad agire, negli anni ’70, nel primo progetto per la salvaguardia del Lupo Appenninico in Italia: l’ “Operazione San Francesco”, promossa dal WWF.

Contini, Fumo, Sesti | Spettacolo Eclissi

La collaborazione tra Sesti, Contini e Fumo inizia nel 2019. Il trio è da allora concentrato su progetti di sperimentazione sonora. Particolarmente significativa la loro performance Eclissi, incentrata su tematiche dell’ Alzheimer, che evoca uno spaesamento dello spettatore.

“Come riuscire a trasmettere ciò che crea la malattia dell’alzheimer?

La cosa che più ci appare legata ai suoi effetti è lo scollamento che si viene a creare tra la realtà circostante e la percezione della stessa.

Per raccontare questa dinamica abbiamo scelto di creare una performance, per un solo spettatore alla volta, dal titolo “Eclissi”, liberamente ispirato alla novella di Luigi Pirandello “Una giornata” che ci fa ascoltare i pensieri di un uomo affetto da demenza senile ed il suo ritorno a casa dalla sua famiglia. Lo spettacolo si svolge all’aperto, creando un percorso che lo spettatore dovrà attraversare.”

Arione de Falco | Spettacolo Storia di un no; Laboratorio per bambini 

Annalisa e Dario sono attori e formatori teatrali. Hanno all’attivo diversi spettacoli, tra cui “Pelle d’Oca”, “Per Te. Una Favola Bianca”, e “Storia di un No”. Hanno partecipato a diverse attività formative per bambini e insegnanti in Lombardia e in Piemonte, molte delle quali sostenute da enti d’eccellenza come l’Università degli Studi di Milano.

Può un’adolescente cambiare il mondo?

 “Storia di un No” parla di questo. “Storia di un No” è la storia di Martina, che ha quattordici anni, una pianta carnivora di nome Yvonne, non ha il motorino o vestiti firmati, non ha la mamma; è la storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato, ma che è bello lo stesso; di famiglie che non sono come le vorremmo; della necessità di considerare l’altra metà della coppia come essere funzionale a noi e ai nostri bisogni; dell’amore confuso con il possesso.

CapoTrave | Spettacolo Piccola Patria

CapoTrave è una compagnia teatrale fondata da Mirco Ferrara, Enzo Fontana, Lucia Franchi e Luca Ricci. Il gruppo è nato nel gennaio 2003, e dal 2009 ha sede a Sansepolcro (Ar), attualmente presso il Teatro alla Misericordia. CapoTrave è stata riconosciuta e sostenuta dalla Regione Toscana, prima tra le “Giovani Compagnie Under 35” più interessanti del panorama regionale.

Se ad ogni paese, borgo o città d’Italia venisse data la possibilità di decidere se diventare indipendenti o restare legati allo Stato Centrale, cosa accadrebbe?

Ogni italiano, qualunque sia la propria origine, è così orgoglioso del proprio passato, che la risposta non può che essere una soltanto: da buoni sovranisti dei nostri territori, voteremmo per l’indipendenza, anche domani.

Mara Capirci | Go, Wait, Dot

Laboratorio per non danzatori e performance

Mara Capirci è una danzatrice, performer e insegnante di tecniche della danza contemporanea. Si diploma all’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove, successivamente, si perfeziona con un master in Tecniche d’Improvvisazione Coreutico-Musicale. Vincitrice nel 2015 del Premio Claudio Abbado nella sezione “Interpreti Danza Contemporanea” negli anni prende parte a diverse produzioni e festival. Nel 2018, insieme ad altri due colleghi, fonda il Collettivo Croma, un progetto multidisciplinare che ha come fulcro la ricerca di nuovi linguaggi performativi. Il laboratorio prende il nome dallo spettacolo che porterà in scena i partecipanti insieme al musicista e alla danzatrice. Si porgerà particolare attenzione alla relazione gesto/suono, allo spazio nel quale agiscono, alla temporalità del loro dispiegamento; tutto ciò verrà poi inserito in una dimensione corale e performativa. A partire dalla pratica di alcune tecniche somatiche, ci caleremo in un ascolto interno del corpo per capire ciò che “davvero ci muove”.

CONCERTI

Fabiano Pittiglio

Fabiano Pittiglio è un cantautore dai ritmi lenti e i toni scuri. Matura la propria esperienza musicale in una lunga militanza nell’underground del centro e sud Italia. In tutti i suoi pezzi confluiscono le esperienze vissute un chilometro alla volta, sull’asfalto e nei locali della provincia.

Ispirato dal cantautorato e dai grandi poeti del ‘900, Fabiano costruisce un linguaggio fondato sul suono caldo di una chitarra acustica, articolato nella mescolanza di suoni antichi e voci proiettate in avanti. Sintetizzatori, organetto, flauti, strumenti acustici ed elettronici si incontrano nella ricerca di una grammatica intima e profonda.

Hill Martino & The Dixie Dogs

Eros, Davide, Andrea e Massimo si conoscono e suonano insieme da tempi immemori. Nel 2019 la voglia di creare qualcosa di nuovo, unita alla passione per la musica swing e dixieland, li porta a decidere di fondare un nuovo gruppo.

Eko Orchestra

La Eko Orchestra è una ensemble di Chitarre che conta circa 40 elementi e tutti ragazzi tra i 11 e 22 anni. Nasce nel 2008 dal Festival Internazionale della Chitarra di Castrocielo (FR) evento in cui molti giovani si appassionano alla Musica e alla Chitarra. La Eko Orchestra nel 2011 è riconosciuta dal MiC come Gruppo d’interesse nazionale. La Eko Orchestra ha una componente fortemente pedagogica, unendo ragazzi provenienti da circa dodici comuni della Provincia di Frosinone. Ognuno di loro porta con sé esperienze, culture, conoscenze ed età diverse. Il lavoro musicale si basa sull’idea della cooperazione, sul senso di responsabilità (e non sulla competizione).

Vige nel gruppo un fattore fortemente sinergico appunto!

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