Dal 25 al 30 settembre 2022 si è svolta a Roma la terza edizione del progetto Performing Media! Per Estate Romana 2022 proposto da Carlo Infante e Urban Experience.
Progetto ricco di attività ed interazione tra le persone, grazie al Walkabout (la mitica radio che cammina) affronta ancora una volta il grande tema del Performing Media, che viene raccontato utilizzando mezzi nuovi e antichi: le videoproiezioni in loco, il talk, il workshop e il geoblog, tutti strumenti che insieme supportano e approfondiscono a tutto campo l’enorme lavoro di Carlo Infante.
Come per tutti gli altri eventi realizzati in passato da Urban Experience, i protagonisti principali sono i luoghi stessi che, attraverso il walkabout, sono ri-scoperti e ri-valutati, e gli utenti connessi tra loro. Capo di Bove, Teatro Argentina, Parco degli Acquedotti, Accademia Nazionale di Danza, Parco Archeologico dell’Appia Antica: ecco le location dove ha preso vita questa terza edizione di Performing Media!
Ma l’appuntamento più saliente e appagante di questo grande evento è stato sicuramente il talk sul libro-librido Performing Media, un futuro remoto. Il percorso di Carlo Infante tra Memoria dell’Avanguardia e Transizione Digitale a cura di Gaia Riposati e Massimo Di Leo (NuvolaProject), tenutosi lunedì ventisei settembre al Teatro Argentina, in collaborazione con RomaEuropa Festival.
Il libro presentato non è un libro né un e-book bensì un “Librido”, ossia un corollario di tanti frammenti che “narrano” Carlo Infante e tutti gli eventi significativi che lo hanno reso ciò che è oggi. Nel talk Infante si è raccontato, ha ripercorso la sua lunga carriera, dai suoi primi momenti in Lotta Continua, agli inizi da critico teatrale, fino a giungere all’essenza dello straordinario changemaker che è.
Grazie a video, immagini e audio inediti, Riposati e Di Leo hanno guidato lo spettatore rievocando l’aura che caratterizza il lavoro di Carlo Infante e raccontando quindi che cosa si intende per Performing Media. Si è parlato infatti di videoteatro, di video-arte, sono state richiamate delle immagini-repertorio di articoli di giornale e di manifesti delle manifestazioni culturali passate, (anche alcune realizzate per il RomaEuropa Festival), e sono state proiettate inoltre immagini tratte dai precedenti Walkabout con le videoproiezioni nomadi.
In conclusione, questo talk è stata una vera e propria infusione di esperienza e di conoscenza. Gli spettatori hanno vissuto un’esperienza unica perché il lavoro di Carlo Infante in questi quarant’anni costituisce una memoria storica di come si è evoluto il mondo informatico cibernetico vissuto in prima persona da lui e spesso da lui intuito e quindi anticipato. Leggere il “librido” vuol dire ripercorrere la nostra storia; capire e vedere più da vicino come ruota l’universo visionario e precursore di Carlo Infante, svelando il magnifico quanto articolato mondo del Performing Media.