Aspettando Godot di Terzopoulos al Teatro Vascello

A settant’anni dal debutto assoluto del capolavoro di Samuel Beckett, Theodoros Terzopoulos porta in scena Aspettando Godot al Teatro Vascello.

A partire da un testo rivoluzionario, Terzopoulos costruisce uno spettacolo denso di strati e rimandi, con forti richiami alla simbologia cristiana. La regia, coerente nella totale distopia, sembra indagare gli spazi di interazione tra gli individui, alla fine del tempo e del mondo. È davvero possibile la convivenza con l’altro da sé?

Di seguito, un estratto dalle note di regia:

«I personaggi beckettiani si muovono in una zona grigia, in un paesaggio del nulla, quello dell’annientamento dei valori umani. Qualsiasi tentativo di umanizzazione cade nel vuoto, il concetto di tempo è fluido, i personaggi sono sospesi nel vuoto come esistenze espropriate, in un vuoto di disposizioni sconosciute dove l’annientamento di tutte le posizioni, dei valori e delle certezze, è stato realizzato. Il sarcasmo alla ricerca di una fine che non ha fine è l’espressione dominante degli esercizi di sopravvivenza dei personaggi. Essi cercano la fine della fine, che tuttavia non arriva mai. Ogni nuovo inizio è la definizione di una nuova fine. Pessimismo estremo. I personaggi tacciono aspettando la rivelazione dell’indicibile, che non si rivela mai.
Alcune domande che riguardano la natura umana e il futuro forse avranno risposte, la maggior parte però no. Forse alcune di queste domande avranno risposte dagli stessi spettatori. Inoltre, l’arte del teatro esiste e persiste proprio in virtù delle domande senza risposta.
Con gli straordinari attori Enzo Vetrano, Stefano Randisi, Paolo Musio, i promettenti giovani Giulio Germano Cervi, Rocco Ancarola e il collaboratore alla drammaturgia Michalis Traitsis c’è stata un’ottima collaborazione, piena di entusiasmo e acuta curiosità per tutto ciò che riguarda questo testo liminale, il quale, oggi più che in ogni altra epoca, come tutti i testi che hanno un nucleo ontologico, può generare nuove idee per lo sviluppo del teatro».

ASPETTANDO GODOT

di Samuel Beckett

copyright Editions de Minuit
traduzione Carlo Fruttero

regia, scene, luci e costumi Theodoros Terzopoulos
con (in o.a) Paolo Musio, Stefano RandisiEnzo Vetrano
Giulio Germano CerviRocco Ancarola
musiche originali Panayiotis Velianitis
consulenza drammaturgica e assistenza alla regia Michalis Traitsis
training attoriale – Metodo Terzopoulos Giulio Germano Cervi
scene costruite nel Laboratorio di Scenotecnica di ERT
responsabile dell’allestimento e del laboratorio di costruzione Gioacchino Gramolini
costruttori Davide Lago, Sergio PuzzoVeronica SbranciaLeandro Spadola
scenografe decoratrici Ludovica Sitti con Sarah MenichiniBenedetta MonettiMartina Perrone,Bianca Passanti
progettazione led Roberto Riccò
direttore tecnico Massimo Gianaroli / direttore di scena Gianluca Bolla / macchinista e attrezzista Eugenia Carro / capo elettricista Antonio Rinaldi / fonico Paolo Vicenzi / sarta realizzatrice e sarta di scena Carola Tesolin
foto di scena Johanna Weber / ritratti Luca Del Pia
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
in collaborazione con Attis Theatre Company

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