Scrivi sempre a mezzanotte. Lettere d'amore tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West

Scrivi sempre a Mezzanotte – An Androgynus Mind, una storia di amore e Vita

L’OFF/OFF theatre ha ospitato dal 4 al 6 aprile 2023 lo spettacolo Scrivi sempre a Mezzanotte – An Androgynus Mind, interpretato da Iaia Forte e Annalisa Canfora e diretto da Elena Munafò. La pièce racconta la storia d’amore clandestino tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West, attraverso la corrispondenza che le due scrittrici mantennero fino alla morte della Woolf.

Creatura carissima,
Era molto bella la lettera che hai scritto alla luce delle stelle a mezzanotte. Scrivi sempre a quell’ora, perché il tuo cuore ha bisogno del chiaro di luna per liquefarsi.

Virginia Woolf

Scrivi sempre a mezzanotte è anche il titolo della raccolta, pubblicata da Donzelli Editore e curata sempre da Elena Munafò, delle 136 lettere che Virginia Woolf e Vita Sackville-West si scambiarono dal 1922 fino al 1941, anno della morte della poetessa britannica.

Lo spazio scenico è spoglio, due seggiole e due leggii, mentre sul fondo viene proiettato Macchina madre, una video animazione dell’artista Paola Gandolfi (sarà invitata a salire sul palco a fine spettacolo) che attraverso uno stile che ricorda le animazioni di Terry Gilliam per i Monty Python, mostra un “viaggio all’interno della madre”, una riflessione sull’universo della maternità. La scomposizione della donna che avviene nel video, dove seni, gambe, vagine, si staccano per poi ricongiungersi in forme nuove, ricorda, dell’opera Virginia Woolf, la labilità dei confini psichici e corporali, soprattutto nel periodo della gravidanza, quando la madre ha il potere di modificare il proprio corpo…
Mentre le immagini continuano a scorrere, la colonna sonora si affievolisce e sul palco compaiono Vita (Annalisa Canfora), e Virginia (Iaia Forte), che cominciano a recitare ognuna le lettere dell’autrice che interpretano, ricreando sulla scena il dialogo epistolare: «Creatura carissima», declama Virginia a Vita, «Tesoro mio», risponde l’innamorata. Vita intuisce rapidamente, e scrive, che la vera sfida «non è certo il racconto, ma la lettera», che nella scrittura epistolare si gioca, per le due donne, la partita più importante e complessa.

Il carteggio diventa così testimonianza di un rapporto eccezionale, tra due donne eccezionali: intrecciate nella scrittura, nella lettura e anche nella professione, dato che Virginia stessa pubblicava i libri di Vita con la sua casa editrice, Hogarth Press. Ma c’è di più: è anche la testimonianza di un profondo e ardente rapporto sentimentale ed erotico, che si sustanzia nella sfida massima della rappresentazione reciproca, nella prova di valore in cui ognuna dovrà restituire sulla carta il riflesso, nei propri occhi, dell’altra. È arduo il compito di raccontare un amore come quello tra Virginia e Vita, e Elena Munafò lo fa componendo per il pubblico uno spettacolo lieve e romantico, in cui risalta la labirintica scrittura delle due donne.

Niente biografia, poche descrizioni, semplicemente due attrici che manipolano il tempo, facendo rivivere un dialogo a distanza da cui hanno rimosso gli spazi bianchi tra una lettera e l’altra, le lunghe attese, mute e trepidanti, che alimentavano la lettera successiva. Un flusso di coscienze fatto di pensieri, sprazzi, connessioni, interpretazioni, che danno ridanno vita a una vicenda unica nella scena teatrale e letteraria. È un viaggio interiore, che attraversa la vita, che tocca la morte, con cui inevitabilmente si conclude, e che nel coraggio di due donne che si sono amate, in un tempo in cui l’amore non era concesso a tutti, vede un faro in grado di gettare la propria luce fino al nostro presente.

SCRIVI SEMPRE A MEZZANOTTE
LETTERE D’AMORE TRA VIRGINIA WOOLF E VITA SACKVILLE-WEST

con
Iaia Forte e Annalisa Canfora
a cura di Elena Munafò
traduzione Nadia Fusini e Sara de Simone
opere di Paola Gandolfi

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