Si è svolta nella Sala Squarzina del Teatro Argentina di Roma, lungo la mattinata del 19 aprile, la conferenza stampa in occasione del 60⁰ anniversario dalla fondazione dell’Odin Teatret di Holstebro (Danimarca) da parte di Eugenio Barba, regista e figura imprescindibile del panorama teatrale degli ultimi sessanta anni.
Per l’occasione sono ospiti al Teatro Argentina di Roma il regista Eugenio Barba, l’attrice Julia Varley e l’ex allievo Lorenzo Gleijeses. L’incontro si è tenuto in vista della Prima dello spettacolo Anastasis che avrà luogo a Budapest in occasione delle Olimpiadi del Teatro, in collaborazione con il Teatro di Roma, nella data unica del 20 maggio 2023. Le Olimpiadi del Teatro nascono venti anni fa dall’idea di Tadashi Suzuki, Robert Wilson e Theodorosz Terzopoulosz di rendere omaggio all’inventiva dei professionisti del teatro, e giungono quest’anno alla 10ª edizione. Per il 2023 è stata scelta l’Ungheria, in particolare il Teatro Nazionale di Budapest, il cui direttore è da sempre seguace degli insegnamenti dell’Odin Teatret e ha sempre nutrito il desiderio di partecipare a una sessione dell’ISTA (International School of Theatre Anthropology). Ed è proprio questo, spiega il Maestro Barba, che ha contribuito alla partecipazione della compagnia a quest’edizione: voler onorare chi ha sempre creduto nell’istituzione dell’Odin Teatret.
Eugenio Barba è al Teatro Argentina dopo ventitré anni dall’ultima volta, quando fu ospite dell’allora direttore artistico Mario Martone. Il Maestro prende parola durante l’incontro raccontando al pubblico romano quanto il teatro sia stato nella sua vita soprattutto una possibilità di «essere vicino a sé stesso», aspetto accentuato anche dall’emigrazione dall’Italia al Nord Europa in giovane età, e dalla solitudine che ciò ha comportato inizialmente, definendo il teatro “un rifugio”. Rifugio non solo per Barba stesso, bensì, anni dopo, anche per gli attori dell’Odin Teatret, la maggior parte dei quali era stata rifiutata dalle Accademie, facendo emergere così il loro prestigio.
Afferma Eugenio Barba che uno degli obiettivi principali del lavoro di quest’anno è quello di unire diversi ambiti e discipline, e il lavoro di Anastasis si baserà proprio sulla cooperazione di settanta artisti dell’ISTA (anche questa fondata da Barba nel 1980) provenienti da tutto il mondo, che creeranno una sorta di “montaggio” di realtà diverse. «Il teatro è un arcipelago, un continente», continua il Maestro. Affronta inoltre il tema della tecnologia dilagante nell’arte degli ultimi anni: «ho visto la trasformazione di un’epoca», dice parlando di come il mondo sia profondamente cambiato con l’invasione del mezzo tecnologico. Ed è proprio questo ad «aver fatto perdere il senso della dignità individuale». Barba, afferma però che risulta ormai impossibile tornare del tutto a prima dell’esistenza della tecnologia, se non in casi isolati.
La collaborazione con il Teatro di Roma proseguirà fino a maggio 2024, anno in cui l’istituzione dell’Odin Teatret, fondato da Barba nel 1964 a Holstebro, in Danimarca, compirà sessanta anni. È previsto, per maggio 2024, un progetto articolato in due parti che si svolgerà per lo più al Teatro India di Roma, e che comprenderà una masterclass, la presentazione del volume I Cinque Continenti del Teatro (Barba–Savarese) e la messa in scena di diversi spettacoli tra cui Una Giornata Fatale del Danzatore Gregorio Samsa, con regia e drammaturgia a cura di E. Barba, J. Varley e L. Gleijeses.
È proprio Lorenzo Gleijeses, attore ed ex allievo di E. Barba, a parlare di Una Giornata Fatale del Danzatore Gregorio Samsa. Lo spettacolo è stato in prova per tre anni, debuttando nel 2019 e cambiando numerose volte il titolo, da Una Giornata Particolare del Danzatore Gregorio Samsa al titolo attuale, passando per tappe intermedie. Un’opera che continua a evolversi negli anni, in parte autobiografica per L. Gleijeses, e che porta con sé la forte impronta del Maestro Eugenio Barba. «Un incontro/scontro tra anime diverse che lavorano in teatro in maniera diversa», la definisce Gleijeses. Saranno presenti nella messa in scena elementi di novità per il lavoro di Barba, come l’uso di luci LED e di musiche ricreate in parte al computer, oltre alla presenza di personaggi che fanno riferimento all’esperienza personale di L. Gleijeses. Un’anticipazione di alcune scene dello spettacolo sarà presente all’interno di Anastasis: ciò contribuirà a «portare un po’ di Teatro di Roma a Budapest» e a mostrare come alcune scene siano evolute e cambiate dalla messa in scena di Una Giornata Fatale del Danzatore Gregorio Samsa alla loro trasposizione in Anastasis.
Julia Varley, storica attrice dell’Odin, spiega al pubblico quanto «sia fondamentale la trasversalità dell’incontro per far partecipare persone provenienti da esperienze diverse» e allo stesso tempo come tutto possa cambiare e trasmigrare, come avviene appunto per alcune scene dello spettacolo di cui sopra. Ed è un processo che avviene in particolare a un livello di lavoro che permette certa autonomia agli attori. Continua poi illustrando i motivi della Fondazione Barba-Varley: è importante avere l’opportunità di lasciare fondi disponibili per le donne che lavorano nel teatro in Danimarca, soprattutto dopo che il Fondo Stanislavskij dell’Odin fondato per sostenere progetti è stato chiuso.
Tra le diverse domande poste alla fine dell’incontro, viene chiesto a Eugenio Barba quanto sia fondamentale il training fisico (che sappiamo essere stato alla base di tutto il lavoro del regista e della sua compagnia): il Maestro replica spiegando quanto questo sia importante nella preparazione dell’attore, seppur non unico elemento determinante per la bravura di quest’ultimo nelle prove finali. È inoltre fondamentale la fatica, solo lavorando, sentendo la stanchezza si scopre sempre del nuovo. All’Odin Teatret si “cerca” la fatica che, indebolendo la parte razionale del cervello, permette di liberare l’inventiva.
EUGENIO BARBA E I 60 ANNI DELL’ODIN TEATRET AL TEATRO DI ROMA:
20 maggio 2023
Teatro Nazionale d’Ungheria, Budapest
OLIMPIADI DEL TEATRO 2023
in prima mondiale
in collaborazione con Teatro di Roma – Teatro Nazionale
ANASTASIS (RESURREZIONE)
regista e drammaturgo Eugenio Barba
in scena Keiin Yoshimura e So Sugiura (Giappone), Parvathy Baul (India) e il suo assistente Páll Ibolya (Ungheria), I Wayan Bawa (Bali), Yalan Lin (Taiwan), Alício Amaral, Juliana Pardo, Rodrigo Lopes dos Reis, Matheus de Aquino (Cia. Mundu Rodá, Brasile), Alessandro Rigoletti, Caterina Scotti (Teatro tascapile di Bergamo, Italia), Julia Varley, Jakob Nielsen, Antonia Cezara Cioaza (Odin Teatret, Danimarca), Ana Woolf (CATA, Argentina), István Berecz (Ungheria), Annada Prasanna Pattanaik (musicista, India), Lorenzo Gleijeses e Manolo Muoio (Teatro di Roma, Italia) e tutti i partecipanti al 17° ISTA/NG (internazionale)
sound design Mirto Baliani (Italia)
digital visual e lighting design Stefano Di Buduo (Italia/Germania)
assistenti alla regia Rina Skeel, Julia Varley, Ana Woolf assistenti Francesca Romana Rietti, Leonardo Mancini, Jakob Nielsen, Antonia Cezara Cioaza, Gregorio Amicuzzi, Viviana Bovino, Ricardo Gomes, Ibolya Pàll
video Claudio Coloberti - foto Francesco Galli - design Rina Skeel
organizzatori Zsófia Rideg,Géza Pintér-Németh, Nikolett Pintér-Németh, Darinka Pilári
PRIMA PARTE DEL PROGETTO EUGENIO BARBA E I 60 ANNI DELL’ODIN TEATRET
22 – 26 maggio 2024 I Teatro India, Roma
8 – 19 maggio 2024 I Teatro India
UNA GIORNATA FATALE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA
regia e drammaturgia Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley
con Lorenzo Gleijeses
musiche originali e partiture luminose Mirto Baliani
oggetti coreografici Michele Di Stefano
consulenza drammaturgica Chiara Lagani
scene Roberto Crea
voci off Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley
assistente alla regia Manolo Muoio
Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale, Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, NordiskTeaterLaboratorium
22 – 26 maggio 2024 I Teatro India
CREAZIONE E ALLESTIMENTO DELLE ATTIVITÀ PEDAGOGICHE E PERFORMATICHE
MASTERCLASS: LA DRAMMATURGIA DELL’ATTORE E LA DRAMMATURGIA DEL REGISTA
per drammaturghi, registi e coreografi
in scena Eugenio Barba e Julia Varley
con la collaborazione di Mirto Baliani
DIMOSTRAZIONE SPETTACOLO:
in scena Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley
Presentazione del volume I CINQUE CONTINENTI DEL TEATRO
scritto da Eugenio Barba e Nicola Savarese
Incontro pubblico di presentazione della FONDAZIONE BARBA VARLEY
SECONDA PARTE DEL PROGETTO EUGENIO BARBA E I 60 ANNI DELL’ODIN TEATRET
28 – 31 maggio 2024 I Teatro India, Roma
CELEBRAZIONE 60 ANNI EUGENIO BARBA E ODINTEATRET
organizzato dal Comitato scientifico coordinato da Gabriele Sofia (Docente Università Roma Tre)
con Mirella Schino (Università Roma Tre), Valentina Venturini (Università Roma Tre), Raimondo Guarino (Università Roma Tre), Stefano Geraci (Università Roma Tre), Luca Ruzza (Università Roma Tre), Marco De Marinis (Emeritus Università Bologna)
LA CASA DEL SORDO
Capriccio su Goya
uno spettacolo di Odin Teatret
testo Else Marie Laukvik, Eugenio Barba
scenografia Else Marie Laukvik, Rina Skeel
Consulente scenografia Jan de Neergaard
attori Else Marie Laukvik, Rina Skeel, Ulrik Skeel
assistente alla regia Rina Skeel
regia Eugenio Barba
Produzione 2019 Masakini Theatre (Kuala Lumpur, Malaysia), Nordisk Teaterlaboratorium / Odin Teatret (Holstebro, Denmark)
in prima nazionale
COMPASSIONE
Tre panorami di speranza in primavera
uno spettacolo di Odin Teatret
attrice Julia Varley
testo Eugenio Barba e Julia Varley
costumi Julia Varley
assistenti Antonia Cezara Cioaza, Jakob Nielsen
drammaturgia e regia Eugenio Barba