Fabrizio Monteverde dirige il Balletto di Roma ne Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto, andato in scena il 7 Maggio al Teatro D’Annunzio di Latina. Lo spettacolo è una brillante reinvenzione del balletto Il Lago dei Cigni, musicato da P. I. Čajkovskij, secondo la chiave di lettura dell’atto unico di Anton Čechov: Il Canto del Cigno. Qui la tragica storia di Siegfried e Odette si trasfigura nell’ultima prova teatrale di una decadente compagnia di ballo, che attraverso la struggente vicenda dei due amanti, riflette sulla carriera passata e sugli anni della giovinezza, ormai persi per sempre.
Partendo da questa premessa, all’apertura del sipario, tutti i ballerini appaiono sul palco con delle maschere da anziano e abiti trasandati, ritrovandosi, allo stesso tempo, immersi in una miriade di sgargianti costumi teatrali. Proprio questi ultimi non verranno mai indossati ma diventeranno l’unica scenografia presente in scena. Infatti, il loro assetto verrà di volta in volta riorganizzato dai ballerini di fronte al pubblico, facendo diventare i costumi qualcosa di plastico con cui poter interagire e “giocare”.
Il balletto è sapientemente coreografato da Fabrizio Monteverde, che sfrutta i corpi dei danzatori, e in particolare i suoni che da essi scaturiscono(il battere di piedi, di mani o il prendersi a schiaffi), per creare un ritmo serrato e coinvolgente, che non solo accompagna la musica di Čajkovskij, ma la arricchisce. Perciò, la coreografia perde quel senso di trascendenza e perfezione della danza classica e si avvicina a una sorta di materialità del corpo che più si addice all’universo del teatro, ribadendo ancora una volta la commistione fra Il Lago e Il Canto, Čajkovskij e Cechov.
Siegfried e Odette, insieme al resto della compagnia, portano avanti il loro ultimo ballo, uno struggente Lago che fa intuire l’avvicinarsi sempre più tangibile di una fine. Fine della carriera dei danzatori ma mai fine dell’arte e dello spettacolo, che continueranno a vivere all’infinito a discapito dei propri interpreti.
Il Lago dei Cigni, ovvero il Canto
con Carola Puddu nel ruolo del Cigno Nero
e Roberta De Simone nel ruolo del Cigno Bianco
coreografia e regia: Fabrizio Monteverde
musiche: P.I. Cajkovskij
costumi: Santi Rinciari
light designer: Emanuele De Maria
costumi realizzati da: Opificio della Moda e del Costume
realizzazione maschere: Crea FX effetti speciali