Prometeo? di Lorenzo Covello è andato in scena il 18 Maggio al Teatro Fellini di Pontinia. Questo appuntamento è il secondo di una serie di spettacoli che aprono la prima settimana di Tendance, festival di danza contemporanea che si svolge nel Lazio (più precisamente tra Latina, Pontinia e Sezze) durante il mese di Maggio.
Come si può evincere dal titolo, la storia portata in scena è quella del mito di Prometeo, ma con un’aggiunta importante: il punto interrogativo. Infatti, proprio a partire da questo piccolo segno grafico nasce la riflessione di Lorenzo Covello: Prometeo, letteralmente “colui che sa prima”, sapeva realmente prima? Sapeva dove le sue scelte lo avrebbero portato e quali sarebbero state le conseguenze? In questo caso la risposta che il danzatore ha dato a tutti i quesiti è no, portando di fatto in scena un Prometo che perde la sua aura di perfezione divina e diventa tremendamente umano.
In effetti, risulta evidente sin da subito la centralità dell’essere umano e del suo percorso di vita. Immerso in un buio totale e quasi uterino, avvolto da una musica che sembra appartenere a epoche ormai lontanissime, lo spettatore viene catapultato in una situazione di gestazione, di quasi nascita, che prelude proprio alla prima apparizione del protagonista sulla scena.
Prometeo si materializza sul palco nudo, perciò inerme, vulnerabile, accovacciato su una scricchiolante sedia di legno posta su una piattaforma girevole – oggetto che insieme ad altri in scena, è stato realizzato dello stesso Lorenzo Covello e da Jesse Gagliardi.
Girando su se stesso al di sopra della sedia, Prometeo comincia a vestirsi, comincia a capire di poter stare in piedi, in sostanza cresce e crescendo si distacca dalla seduta lignea, ormai diventata una ingombrante comfort zone.
A partire da questo distacco, che conduce a un capovolgimento del mondo del protagonista (simbolicamente la sedia viene attaccata al soffitto), arriva la scoperta del fuoco. Scoperta che però poi non viene vissuta come una conquista ma come un’accettazione della propria fallibilità e della propria umanità. Proprio questo momento viene accompagnato dall’elemento opposto al fuoco: l’acqua, in cui Prometeo si immerge, in cui cade, scivola e dove alla fine si spoglia dai vestiti ma anche dal proprio senso di inadeguatezza.
Inoltre, la musica, insieme ai silenzi e le luci con le loro ombre, hanno creato un’alternanza dinamica fra vuoto e pieno. Il tutto, unito all’interpretazione emotivamente pregnante di Lorenzo Covello, ha reso lo spettacolo un’esperienza fortemente immersiva e impattante a livello interiore.
Prometeo?
di e con Lorenzo Covello
luci di Gabriele Gugliara
musica Stefano Grasso
scene Jesse Gagliardi e Lorenzo Covello
produzione PinDoc
con il contributo di MIC e Regione Siciliana
con il sostegno del bando Toscana Terra Accogliente promosso da RAT
Residenze Artistiche della Toscana, in collaborazione con Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Toscana Spettacolo e Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Armunia, CapoTrave/Kilowatt, Officine Papage, Pilar Ternera, PimOff di Milano, R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare linxarium, Teatro della Cittadella di Aosta, Spazio Franco Palermo.