Il 19 Maggio si è tenuto il terzo e ultimo incontro al Teatro Fellini di Pontinia per il festival Tendance. L’appuntamento ha visto protagonista Doppelgänger, spettacolo frutto della collaborazione fra il Laboratorio Permanente di Nerval Teatro e la Compagnia Abbondanza/Bertoni che oltre alle poetiche fondono anche i loro interpreti: Francesco Mastrocinque, attore con disabilità e Filippo Porro, danzatore proveniente dalla scuola Paolo Grassi.
Lo spettacolo è un incontro fra i diversi retroterra dei due interpreti ma soprattutto fra le loro opposte fisicità. Incontro che, oltre a essere fatto di unione, è composto da lotta, rabbia e prevaricazione. Questi ultimi aspetti sicuramente emergono a partire dal titolo Doppelgänger, lasciato appositamente in tedesco per rievocare il senso di austerità e allo stesso tempo di forza che caratterizza lo spettacolo.
Un pellegrinaggio “scioccante” alla ricerca dell’altro e dunque di se stessi. Proprio attraverso un uso particolare delle luci questo risulta molto chiaro: sotto un soffuso barlume color ambra i corpi aggrovigliati dei due danzatori sembrano fondersi completamente l’uno con l’altro.
I due mostrano una forte alchimia e intimità, una sinergia che si percepisce in maniera quasi istintiva. In effetti, proprio alla base di questo confronto fra i due c’è qualcosa di intuitivo e primitivo, un’intelligenza somatica che li connette in maniera unica e indissolubile.
Nonostante la presenza quasi costante di movimento durante la performance Mastrocinque e Porro sembra non evolvano, il loro confronto produce stasi. Pare quasi ci sia l’eco dell’assurdo beckettiano di Waiting For Godot in cui, come in Doppelgänger, i due protagonisti parlano e si muovono ma alla fine non vanno da nessuna parte.
In Doppelgänger l’unica possibilità di cambiamento sta nel soccombere di uno dei due all’altro, cosicché da una fine possa scaturire un nuovo inizio, inizio che in definitiva sta al pubblico immaginare, ma che sicuramente non dà l’idea di un principio positivo.
Doppelgänger chi incontra il suo doppio, muore
uno spettacolo di MICHELE ABBONDANZA, ANTONELLA BERTONI, MAURIZIO LUPINELLI
con FRANCESCO MASTROCINQUE e FILIPPO PORRO
disegno luci Andrea Gentili
direzione tecnica Claudio Modugno
elaborazioni musicali Orlando Cainelli
organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii
amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli
ufficio stampa Susanna Caldonazzi
comunicazione Francesca Venezia
fotografia Tobia Abbondanza
produzione Compagnia Abbondanza Bertoni, Armunia/ Festival Inequilibrio, Nerval Teatro
Con il sostegno di MIC – DIREZIONE GENERALE PER LO SPETTACOLO DAL VIVO, Regione Toscana Provincia Autonoma di Trento – servizio attività culturali Comune di Rovereto – Assessorato alla cultura