Fuori Programma, festival internazionale di danza contemporanea della Capitale, in collaborazione con la Direzione Musei Statali della Città di Roma e nell’ambito della rassegna “Sotto l’angelo di Castello” presenta in prima assoluta Characters, performance di Thomas Bradley e Veduta, progetto coreografico di Mk – Michele Di Stefano.
La prima delle quattro performance di Characters si svolge nell’Atrium del Mausoleo di Adriano, un ombra si staglia sulla grande nicchia di travertino, è un uomo ricurvo su se stesso in una postura costretta e crudele che avanza lentamente, avvolto in un drappo purpureo. La vista gli è negata, è il corpo che ascoltando il riverbero dei propri passi, si orienta nello spazio. La cecità come metafora, condizione esistenziale condivisa dal performer e dagli spettatori, svela con beffarda ironia il corpo nudo e profano dell’uomo ostracizzato. Bradley occupa ora il centro della Sala Paolina assumendo una posa plastica e solenne. Il rosso e il viola del costume evocano i colori dell’effige di San Michele Arcangelo, custode del luogo. Nel tempo sospeso di un moto perpetuo e convergente, ruota lentamente su se stesso e attrae a sé lo sguardo dei passanti, indicandoli e coinvolgendoli nel movimento.
Nel Cortile dell’Angelo un mendicante solitario, un buffone, un acrobata della metamorfosi, scrive la sua storia nel rocambolesco attraversamento dello spazio. Dal fango della terra, alla fuliggine della strada, fino all’oro della santità, il colore crea la forma e con essa il significato, un gioco tragico in cui tutto si trasforma. La danza dell’ultima performance sembra voler ristabilire un equilibrio tra micro e macro cosmo, individuo e natura. L’abito blu, come il cielo che incornicia la statua dell’Arcangelo di Pieter Antoon Verchaffelt sulla sommità del Terrazzo dell’Angelo. Il corpo, libero di esprimersi con gioia e di rispondere agli stimoli dell’ambiente nell’immediatezza di un comune sentire.
Il paesaggio, che abbraccia in un unico sguardo la città di Roma, sarà teatro di un’altra esperienza immersiva in cui il senso della vista e dell’udito orientano le nostra percezione dell’evento tra qui e altrove, nel progetto Veduta di Michele di Stefano con musica di Lorenzo Bianchi Hoesch. L’arte è luogo dell’immaginario, nel vociare del caos urbano, nel mescolarsi di suoni naturali e artificiali, il disorientamento del soggetto metropolitano è recuperato alla dimensione estetica nella riproposta della prospettiva, del punto di vista che focalizza una danza che condensa metafore di flusso. Danza organica, dove tutto comunica e tutto fluisce in ogni dettaglio del gesto espanso. Si fruisce in cuffia della descrizione di un’azione udibile e non visibile che si svolge simultaneamente in luoghi diversi e lontani collegabili tra loro nella nostra fantasia. Possiamo ascoltare e osservare corpi vibrare come onde sonore nello spazio. Musica e poesia ricondotte alla loro essenza sensoriale, viscerale, cultuale del corpo danzante.
𝙑𝙚𝙙𝙪𝙩𝙖 > 𝙍𝙤𝙢𝙖
mk (IT), Michele Di Stefano, Lorenzo Bianchi Hoesch
Castel Sant'angelo, prima nazionale
𝘾𝙃𝘼𝙍𝘼𝘾𝙏𝙀𝙍𝙎
Thomas Alfred Bradley (FR)