Gran Galà della Danza: tra le rovine delle Terme di Caracalla, danzano le stelle del Teatro dell’Opera.

Nella data unica del 23 luglio, il Caracalla Festival 2023 del Teatro dell’Opera di Roma ha portato in scena il Gran Galà della Danza, una serata dedicata al balletto, classico e non solo, con la direzione artistica di Eleonora Abbagnato e con la partecipazione delle étoiles internazionali Jacopo Tissi e Maia Makhateli, oltre ai primi ballerini, solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera.

All’imbrunire, in una sera d’estate, mentre le cicale friniscono, le antiche rovine delle terme romane accolgono il pubblico numeroso. Le luci calano, inizia la musica: comincia il Gran Galà della Danza, ultima serata dedicata al balletto nel calendario della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma, il Caracalla Festival 2023, anche quest’anno ospitato nell’omonimo celebre complesso termale di età imperiale. A dirigere l’orchestra, il maestro Alvise Casellati.

 Si comincia con un classico grand pas de deux di repertorio, quello tratto dal secondo atto di Paquita, balletto del 1846 con coreografia di J.Mazilier. Tra i tutù viola e blu, si destreggia il corpo di ballo, nella coreografia di tradizione picaresca che vede protagonisti i due ballerini ospiti: Maia Makhateli, prima ballerina del Dutch National Ballet, e Jacopo Tissi, ex primo ballerino del Bolshoi di Mosca. Seguono altri famosi passi a due, tra i quali quelli de Il lago dei cigni, nato dal sodalizio tra Čajkovskij e Petipa,o de Il corsaro, ripreso da J.C. Martinez, ma anche coreografie di stampo più contemporaneo, ovvero Bolero, nella rivisitata versione di K. Pastor, La morte del cigno di M. Fokineoancora Proust, ou les intermittences du coeur di Roland Petit.

L’étoile Rebecca Bianchi si esibisce –dopo il successo della Cenerentola di Nureyev andata in scena a inizio mese– in coppia con Claudio Cocino, nella versione del 2012 del Bolero di Ravel, coreografata da Krzysztof Pastor: una rivisitazione ben diversa dalla tradizionale del 1961 di Maurice Béjart, che prevedeva un danzatore o una danzatrice al centro su di una piattaforma, e intorno un corpo di ballo a seguirne il ritmo. Nell’opera di Pastor i protagonisti sono un uomo e una donna, gli unici a danzare fin dall’inizio in coppia, anche in questo caso circondati da tanti altri ballerini: in un crescendo musicale e di passi di danza, il corpo di ballo, distinto inizialmente in uomini e donne, si sgretolerà, andando a formare tante coppie, quasi diventando cloni dei protagonisti. La Bianchi si destreggia in un’esecuzione fresca e contemporanea, sfoggiando grande capacità di adattamento a diversi stili di balletto – caratteristica che contraddistingue un’étoile– mentre volteggia con decisione sulle punte, il cui utilizzo è un ulteriore elemento di novità rispetto alla coreografia béjartiana.

Il classico si mischia al moderno, in coreografie fluide e diverse tra loro, legate tutte però dalla professionalità e dalla tecnica impeccabile delle étoiles e del poliedrico corpo di ballo del Teatro dell’Opera, tra i quali spiccano Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza, Michele Satriano, Alessandra Amato, Federica Maine, Claudio Cocino, Giacomo Castellana e molti altri. Le scenografie proiettate –a cura di Igor Renzetti– e le luci di Jean-Michel Désiré seguono, in alcuni casi, le tonalità dei costumi pregiati dei danzatori, in un gioco di colori caldi e freddi, come in Paquita e in Bolero, e accompagnano, in altri, l’atmosfera del brano in esecuzione, alternandosi anche a scene più tradizionali come nel caso de Il Corsaro. Una serata all’insegna della danza classica, con una selezione scelta di brani dalle più celebri coreografie, che coinvolge e trasporta lo spettatore nel variegato mondo del balletto, attraverso le epoche e gli stili più diversificati.

Maia Makhateli e Jacopo Tissi eseguono i pas de deux di Paquita e de Il Lago dei Cigni dimostrando ancora una volta la grande capacità tecnica posseduta dalle stelle della danza, oltre alla grazia e all’eleganza che contraddistinguono anche i passi che richiedono maggior forza fisica, come i salti e i jeté. Tissi è alla sua terza interpretazione per quanto riguarda l’ultima stagione del Teatro dell’Opera, dopo Giselle andata in scena lo scorso ottobre, in cui lo abbiamo visto a fianco di Natalia Osipova , e La Bayadére dello scorso febbraio, in cui ha danzato in coppia con Olga Smirnova.


Gran Galà di Danza

Direttore d’orchestra Alvise Casellati

Luci Jean-Michel Désiré

Video Igor Renzetti

Étoiles ospiti Maia Makhateli e Jacopo Tissi

Interpreti principali Alessandra Amato, Rebecca Bianchi, Susanna Salvi, Alessio Rezza, Claudio Cocino, Michele Satriano

Orchestra, Étoiles, Primi ballerini, Solisti e Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma

Paquita -grand pas de deux dal primo atto

Musica Ludwig Minkus

Coreografia Marius Petipa

Ripresa da Eleonora Abbagnato e Gillian Whittingham

Interpreti principali Maia Makhateli e Jacopo Tissi

Il Corsaro -pas de deux

Musica Riccardi Drigo

Coreografia José Carlos Martinez

Interpreti Susanna Salvi e Alessio Rezza

Proust, ou les intermittences du coeur -pas de deux

Musica Gabriel Fauré

Coreografia Roland Petit

Ripresa da Luigi Bonino

Interpreti Michele Satriano e Giacomo Castellana

La Morte del Cigno

Musica Camille de Saint-Saëns

Coreografia Michel Fokine

Ripresa da Eleonora Abbagnato

Interprete Alessandra Amato

Il Lago dei Cigni -pas de deux del cigno nero

Musica Pëtr-Il’ič Čajkovskij

Coreografia Marius Petipa

Interpreti Maia Makhateli e Jacopo Tissi

Bolero

Musica Maurice Ravel

Coreografia Krysztof Pastor

Assistente alla coreografia Simonetta Lysy

Interpreti principali Rebecca Bianchi e Claudio Cocino

Direttrice del corpo di ballo Eleonora Abbagnato

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