La fabbrica degli attori

La Fabbrica degli Attori: l’Accademia nazionale d’arte drammatica “Silvio D’Amico” si mette a nudo nel suo processo creativo

Il Teatro Vascello di Roma porta in scena La fabbrica degli attori, una produzione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, con la regia di Giacomo Bisordi, e la partecipazione degli allievi dell’accademia. Un viaggio attraverso la costruzione di uno spettacolo, in un dialogo continuo tra attori, personaggi e pubblico, in scena dal 25 al 29 ottobre.

1936: nasce a Roma l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, fondata da Silvio D’Amico. Negli anni, vi si diplomeranno diverse figure di spicco del panorama teatrale e cinematografico italiano.

1975: l’Italia è sconvolta da uno dei casi di cronaca più noti di quell’epoca, il massacro del Circeo, avvenuto nel settembre di quell’anno in una villa nella località pontina di San Felice Circeo. Le vittime delle violenze sono due giovani donne, Rosaria Lopez e Donatella Colasanti.

Cosa hanno in comune queste due notizie? Apparentemente nulla. Eppure, sono alla base de La fabbrica degli attori, messo in scena dagli allievi dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, con la regia di Giacomo Bisordi. Lo spettacolo riporta infatti la preparazione, da parte del gruppo di allievi dell’Accademia, di una versione teatrale del romanzo di Edoardo Albinati, La scuola cattolica, vincitore del Premio Strega 2016, da cui nel 2021 è stato tratto l’omonimo film, diretto da Stefano Mordini. In 13 pagine, Albinati si focalizza sulla vicenda del massacro del Circeo, legata al contesto e ai personaggi della Roma anni Settanta trattati nel libro.

Ogni allievo ha il compito di scegliere un personaggio del libro, e di provinare sé stesso e i suoi compagni. L’azione ha inizio con l’entrata dei ragazzi, uno dopo l’altro, in divisa da pallacanestro: la partita di basket è un rito che accompagna costantemente le prove del gruppo di allievi dell’Accademia. Questi ultimi si presentano man mano raccontando la loro esperienza personale e il loro approccio con La scuola sattolica, con le personalità che animano il romanzo e in particolare con le 13 pagine riguardanti il massacro. Sullo sfondo, ricorrono spesso inserti multimediali quali il loro incontro con l’autore, Edoardo Albinati, alcune prove in sala, o il viaggio al Circeo, compiuto pochi giorni prima dell’esordio dello spettacolo, attraversando i luoghi salienti di quei terribili giorni del 1975. Ricorrenti, lungo lo spettacolo, sono anche i riferimenti e gli omaggi ad ex allievi illustri dell’Accademia quali Vittorio Gassmann, che, come i ragazzi, giocava a basket, o Luca Ronconi, di cui viene proiettato ed eseguito un estratto dal lavoro teatrale In cerca d’autore, studio sui sei personaggi.

Molto frequente è la delicata interazione con il pubblico, di cui gli attori sono ben consapevoli, come se le loro fossero prove a porte aperte. Il lavoro sul romanzo e sui personaggi è intervallato dalla loro preparazione personale, tramite esercizi e training che mettono a nudo le capacità dell’attore in prova. Il fatto di cronaca conosciuto da tutti si mischia all’intimità del lavoro attoriale, e dello spazio in cui solitamente lo spettatore non entra, ma che ha qui la possibilità di approfondire, quasi facesse parte della compagnia. Il pubblico viene così a conoscenza dei metodi di insegnamento e di lavoro dell’AccademiaSilvio D’Amico”, partecipando a diversi momenti della preparazione di uno spettacolo: si parte dalla genesi, dall’assegnazione dei ruoli, dal loro rapporto con questi, fino alla prova della “scena madre”. In questo modo, i giovani attori si confrontano tra loro in una messa in scena che evidenzia l’importanza del gruppo e del gioco di squadra, necessario, in una compagnia teatrale. Ma lo spettatore entra anche nel vivo della psicologia di alcuni dei personaggi trattati da Albinati ne La scuola cattolica: tra questi, il professor Golgota, Eleonora Rummo, Picchiatello Pic”, sua madre Coralla Martirolo, e altri.

Un lavoro corale, caratterizzato da voci, parole, suoni, rumori di portiere che sbattono, rumori del mare, canzoni degli anni Settanta come Sereno è di Drupi, a suggerire l’atmosfera, in un climax continuo di azione. Su una scena che è ora una sala prove, ora un campo da basket, arredata con oggetti che sono panche, ma che all’occorrenza possono diventare anche personaggi, la compagnia si mette a nudo, immergendo completamente lo spettatore in ciò su cui sta lavorando, in un continuo passaggio dalla realtà al metateatro.

Non è da meno la recitazione, caratterizzata da notevoli cambi di toni e di voce degli attori, con passaggi da uno stile naturale ad uno più tradizionale e accademico, fino ai momenti di vero e proprio overlapping. Voci che culminano in quella – registrata durante una storica intervista del 1983 – di Donatella, solo quella, a risuonare in sala, probabilmente la più forte in assoluto.


La fabbrica degli attori

a partire da La Scuola Cattolica di Edoardo Albinati-Rizzoli Editore
regia e ideazione Giacomo Bisordi
con Ilaria Arnone, Jacopo Carta, Eny Cassia Corvo, Vanda Colecchia, Leonardo Della Bianca, Chiara Di Lullo, Leonardo Di Pasquale, Luca Ingravalle, Fabiola Leone, Federico Nardoni, Fausto Peppe, Maria Vittoria Perillo, Domenico Pincerno, Michele Scarcella, Maria Grazia Trombino, Teresa Vigilante
drammaturgia di gruppo a cura di Federico Bellini e Giacomo Bisordi
registi assistenti Consuelo Bartolucci e Fabio Faliero
ricerche e assistenza alla drammaturgia Chiara Ferrara e Pierfrancesco Franzoni
scene e costumi Marco Giusti & Clémence Kazémi
suono Dario Felli
luci Marco Giusti
video Igor Renzetti
riprese video Carlo Fabiano, Lorenzo Pallotta, Igor Renzetti
movimenti Marco Angelilli
canto e consulenza musicale Vadalà
foto e grafica Manuela Giusto
direttore di scena Alberto Rossi
sarta di scena Valeria Forconi
elettricisti Alessio Pascale e Sofia Xella
produzione Compagnia dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e La fabbrica dell’attore-Teatro Vascello
il frammento video dello spettacolo In cerca d’autore, studio sui sei personaggi diretto da Luca Ronconi è dato su gentile concessione del Centro Teatrale Santacristina

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