La compagnia Attori & Tecnici del Teatro Vittoria torna in scena con Miss Marple – Giochi di prestigio, in cui la vispa investigatrice nata dalla penna di Agatha Christie, interpretata da Viviana Toniolo, si trova a dover risolvere un mistero all’apparenza irrisolvibile. Chi è l’assassino, se nessuno è entrato nella stanza in cui è avvenuto il delitto?
Lo spettacolo si svolge interamente dietro la quarta parete, eppure spesso sembra che gli attori siano quasi per infrangerla: uno sguardo diretto, un porsi a favore di pubblico; gli attori assumono posture che si differenziano rispetto alla disposizione della scena, ma non si rivolgono mai direttamente agli spettatori. Solo un personaggio rompe la magia, alla fine dello spettacolo, aprendo la sua giacca e mostrando il cartello con la scritta “The End” appeso al collo. Un personaggio che compare solo nella cornice narrativa, di cui non sappiamo nulla. Sembra un senza tetto che, all’inizio dello spettacolo, rovistando nel cestino vicino al quale Miss Marple e Ruth (Francesca Draghetti) stavano parlando, trova un libro dalla copertina gialla. Comincia a leggere e la scena cambia: ora siamo a Stonygates. Il personaggio-lettore segue la vicenda, quasi fosse un doppio dello spettatore, che occupa una posizione di mezzo tra il pubblico e la vicenda.
I gialli sono ricchi di dettagli, di sguardi, di non detti, di intuizioni. Come trasmettere tutti questi piccoli elementi a un’intera platea? Qui giungono in aiuto da un lato la scenografia estremamente accurata di una lussuosa, seppur decadente, villa vittoriana; dall’altro l’utilizzo di musica e luci che accompagnano i vari movimenti, dai più delicati a quelli di maggior importanza, per guidare lo spettatore e non lasciare che si perda nella fitta trama della vicenda.
I personaggi di questa storia infatti sono tanti, inglesi e per la maggior parte altolocati. Inoltre sono legati da relazioni assai complesse: figli legittimi, figli adottivi, figli illegittimi, sposi, amanti. Grazie alla presentazione, narrativa e visuale, che ha luogo nei primi minuti dello spettacolo, in cui Ruth esprime a Miss Marple le sue preoccupazioni per le condizioni della sorella, per lo spettatore diventa più facile seguire la vicenda piuttosto intricata.
Gli attori riescono a mantenere sempre alta l’energia in scena. Anche quando la trama si complica, ecco che una battuta, un guizzo, subito agguanta lo spettatore e fa sì che non si perda nel mistero.
Miss Marple – Giochi di prestigio
Da un’opera di Agatha Christie
Traduzione e adattamento teatrale di Edoardo Erba
Con Chiara Bonome, Andrea Carpiceci, Chiara David, Francesca Draghetti, Stefano Flamia, Maurizio Greco, Carlo Lizzani, Mattia Marcucci, Viviana Toniolo
Regia di Stefano Messina
Scene di Alessandro Chiti
Costumi di Isabella Rizza
Musiche di Pino Cangialosi
Disegno luci di Francesco Bàrbera