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Lo Schiaccianoci: il celebre balletto di Natale approda a Roma

Dicembre, nel mondo della danza, è il mese dedicato a Lo Schiaccianoci: durante la cosiddetta Nutcracker Season, questa storica coreografia va in scena nei più importanti teatri del mondo, dal Royal Ballet di Londra al New York City Ballet della Grande Mela, dal Bolshoi di Mosca all’Opéra Garnier di Parigi. Quest’anno, anche la città di Roma si cala nella magica atmosfera natalizia che accompagna questo balletto, presentando tre diverse versioni che vanno in scena al Teatro Olimpico, al Teatro Ghione e al Teatro dell’Opera.

La prima versione de Lo Schiaccianoci risale al 1892, e rappresenta il terzo prodotto del sodalizio tra il coreografo Marius Petipa e il compositore Pëtr Ilic’ Tchaikovsky, che ne firmò la partitura musicale. Il periodo della sua creazione è quello in cui il balletto trova la sua assise nei Teatri Imperiali pietroburghesi, negli anni in cui vennero alla luce, dalla collaborazione tra i due, le altrettanto celebri coreografie de Il Lago dei Cigni e de La Bella Addormentata. Clara, Drosselmeyer e la Fata Confetto, sono solo alcuni dei personaggi che animano questa storia, che ha inizio durante la notte di Natale in casa della protagonista – luogo del primo atto – per proseguire, lungo il secondo, nel fantastico Regno dei Dolci. Negli anni però, la coreografia di Petipa, realizzata in collaborazione con Lev Ivanov,è stata protagonista di numerosi rifacimenti, passando da quella più tradizionale del Royal Ballet di Londra, ripresa da Peter Wright nel 1984, a quella del coreografo George Balanchine del 1954 per il New York City Ballet, fino alla versione dal risvolto freudiano della grande stella Rudolf Nureyev. Le differenze con la storica versione del 1892 non sono solamente di ordine tecnico, scenico e coreografico, ma in alcuni casi affrontano nuovi temi e punti di vista, proponendo ad esempio un risvolto psicologico per il personaggio di Clara.

Teatro Olimpico

Al Teatro Olimpico è andata in scena la prima delle tre versioni, dal 7 al 10 dicembre, prodotta dal Balletto di Roma. Protagonista, nel ruolo della Fata Confetto è Carola Puddu, alla sua terza esperienza nella compagnia, dopo i successi di Romeo e Giulietta della scorsa stagione, e de Il Lago dei Cigni. Non la solita favola di Natale, né la casa di Clara addobbata per l’occasione: la coreografia di Massimiliano Volpini ha inizio in uno spazio suburbano tutt’altro che festoso, in cui i ballerini sono circondati da secchioni e carrelli per la spesa. Le coreografie sono caratterizzate da una coralità accentuata, e dalla divisione perenne in gruppi: donne contro uomini, topi contro street dancers. Ma nel secondo atto, tutto cambia: dal grigiore della strada si passa, come tradizione vuole, ai colori del Regno dei Dolci. Non mancano le variazioni che caratterizzano da sempre la seconda parte del balletto, seppur le coreografie risultino alleggerite e influenzate da una tecnica meno classica e tradizionale. Forte è la varietà di stili, passando dal pungente balletto moderno all’acrobatica street dance. L’unica a mantenere lo stile e i passi più prettamente accademici è la Fata Confetto, la sola a indossare le scarpette da punta.

Teatro Ghione

Un gruppo di bambini è seduto intorno a un tavolo. Sono tutti vestiti di grigio, sembrano indossare delle divise. Giocano, si divertono, e si rimettono seduti composti quando una suora, che li vigila attentamente, fa irruzione. Ci troviamo probabilmente in un vecchio orfanotrofio. Improvvisamente un uomo e una donna vengono accolti in scena dalla religiosa; decidono di adottare Clara, che, come previsto, sarà protagonista del balletto.
È così che ha inizio la versione de Lo Schiaccianoci presentata al Teatro Ghione il 17 dicembre dalla Compagnia Almatanz, con la coreografia di Luigi Martelletta.
In sottofondo a questo originale prologo, le note dalla partitura di Tchaikovsky.
In questa messa in scena, interessante è il rapporto tra Clara e il mondo degli adulti: in breve tempo la vediamo passare dalla severità della suora dell’orfanotrofio, all’affetto dei genitori adottivi durante la festa di Natale, fino alla liaison che si instaura con Drosselmeyer: sarà proprio lui il suo partner nel secondo atto, sostituendosi freudianamente alla figura dello Schiaccianoci. I numerosi pezzi che caratterizzano il divertissement del secondo atto sono qui ampliati e arricchiti, anche con l’utilizzo di musiche alternative a quelle di Tchaikovsky, in particolare nei passi a due: ne sono un esempio l’onirico pas de deux tra l’interprete di Clara e un personaggio creato da Drosselmeyer e il sensuale pas de chàracters della Danza Araba tra schiava e padrone.

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Teatro dell’Opera di Roma

Il Teatro dell’Opera di Roma presenta, nella cornice del Teatro Costanzi, la versione de Lo Schiaccianoci ripresa da Paul Chalmer e Gillian Whittingam, in scena dal 21 al 31 dicembre. La coreografia riprende quella più conosciuta, in cui la protagonista Clara è affiancata dal giovane Schiaccianoci, datole in dono dal misterioso costruttore Drosselmeyer, nel suo viaggio attraverso il Regno dei Dolci. Un’atmosfera natalizia di gusto ottocentesco si spande nel primo atto: dal mercatino di dickensiana memoria, ai topi dell’omonima battaglia che non appaiono più come minacciosi, ma ricordano le illustrazioni di fine Ottocento per bambini, sullo stile de I Racconti di Beatrix Potter, in un allestimento scenico che rispetta fortemente la tradizione. Lo spettatore è immerso nella magia del balletto accademico, passando per i pezzi più noti, dal galop dei bambini, al valzer dei fiocchi di neve, dalla danza russa, cinese e dei flauti, al famoso valzer dei fiori, fino al pas de deux e alla variazione della Fata Confetto con il suo Cavaliere. L’Étoile Rebecca Bianchi, affiancata nel pomeriggio del 23 dicembre da Claudio Cocino, è la Fata Confetto, protagonista del secondo atto, nel quale si alterna con Marta Marigliano, l’interprete di Clara. Quest’ultima è, solitamente, pura spettatrice durante il divertissement che caratterizza il Regno dei Dolci: ma in questa versione rimane, per l’intero spettacolo, un personaggio attivo, prendendo parte ad esempio al valzer dei fiori, eseguito in stile balanchiniano, con le ballerine in costume da corolle e petali, e nel quale la vediamo volteggiare al centro della scena con il suo Schiaccianoci.
La maestosa scenografia e il nutrito corpo di ballo contribuiscono a restituire l’atmosfera originale del balletto russo ottocentesco, conferendo all’impeccabile danza della étoile Rebecca Bianchi e del primo ballerino Claudio Cocino tutta la magia della fiaba natalizia per eccellenza.


Lo Schiaccianoci, Teatro Olimpico

Con Carola Puddu e la Compagnia del Balletto di Roma
Con la partecipazione di Urban K Company (azioni coreografiche di Kevin Castillo)
Ideazione e coreografia Massimiliano Volpini
Musiche Pëtr Ilic’ Tchaikovsky
Scene e costumi Erika Carretta
Light Designer Emanuele De Maria
In collaborazione con Accademia Filarmonica Romana
Lo Schiaccianoci, Teatro Ghione – 17 dicembre 2023
Compagnia Almatanz
Regia e coreografia Luigi Martelletta
Musica Pëtr Ilic’ Tchaikovsky
Lo Schiaccianoci, Teatro dell’Opera – 21/31 dicembre 2023
Musica Pëtr Ilic’ Tchaikovsky da un racconto di E.T.A. Hoffmann balletto in due atti
Direttore Nir Kabaretti
Coreografo Paul Chalmer
Assistente coreografo Gillian Whittingham
Scene Andrea Miglio
Costumi Gianluca Falaschi
Luci Valerio Tiberi
Video Igor Renzetti e Lorenzo Bruno
Personaggi e interpreti
Fata Confetto Maia Makhateli (21,22 e 23), Rebecca Bianchi (23 ore 15, 28, 30 ore 15, 31), Susanna Salvi (24, 27, 29, 30), Federica Maine (28), Il Cavaliere Victor Caixeta (21, 22 e 23), Giacomo Castellana (30), Claudio Cocino (23 ore 15, 24, 27, 28, 29, 30 e 31), Mattia Tortora (28 ore 15), Clara Flavia Stocchi (21, 22, 23, 28), Marta Marigliani (23 ore 15, 28, 30, 31), Elena Bidini (24, 27, 29 e 30) Principe Schiaccianoci Alessio Rezza (21,22, 23, 28 ore 15), Simone Agrò (23, 28, 30, 31), Mattia Tortora (30), Walter Maimone (24, 27, 29), Drosselmeyer Claudio Cocino (21, 22, 23), Giacomo Castellana (27, 28, 30), Mattia Tortora (24, 28, 29, 30, 31), Danza Araba Alessandra Amato, Marianna Suriano (29, 30)
Orchestra, Étoiles, Primi Ballerini, Solisti e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma

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