Dal 13 novembre al 12 dicembre il Teatro Ateneo della Sapienza ha ospitato la seconda edizione della rassegna nata nel 2022: L’attore e il performer: tradizione e ricerca. Memorie teatrali di fine millennio dall’Archivio Storico Audiovisivo del Centro Teatro Ateneo – Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arti Spettacolo – Sapienza Università di Roma (qui trovate la prima edizione).
Il ciclo di sei incontri è stato curato dal professore Ferruccio Marotti, con lo scopo di recuperare, valorizzare e diffondere il patrimonio dell’archivio teatrale universitario. Dal 1981 al 2013 il Teatro Ateneo ha fatto da sfondo a numerosi laboratori teatrali, organizzati dal professore, che hanno visto gli interventi di varie personalità note del teatro novecentesco.
Compiuta la sfida di convincere alcuni Maestri a mettersi a disposizione degli studenti, Marotti si è dedicato a un secondo obiettivo: conservare le suddette lezioni attraverso la videoregistrazione e la conservazione in Archivio. Un percorso sicuramente ambizioso, sostenuto dal Ministero della Cultura, in grado di conservare i saperi immateriali dell’arte teatrale, rendendoli patrimonio collettivo. I video precedentemente restaurati, riconosciuti di valore educativo, sono stati pubblicati interamente dal Ministero, e similmente si trovano sul sito del Teatro Ateneo. I videodocumentari fruiti nei recenti incontri saranno invece disponibili nel 2024 sul sito di Rai Cultura.
Ciascuno dei sei incontri è stato dedicato alla proiezione dei seminari tenuti dai diversi Maestri di teatro. Lezioni tenutesi tra il 1981 e il 2013, anno di pensionamento di Marotti e conseguente cessazione delle attività in Ateneo.
L’attore e il performer: tradizione e ricerca. | CALENDARIO INCONTRI
- 19 novembre alle 11.00 al Teatro Argentina – ALBERTO SORDI, LA COMICITA’ DELLA VITA
- 20 novembre alle 17.00 al Teatro Ateneo – ROBERTO BENIGNI: IL COMICO COME INVENZIONE
- 4 dicembre alle 17.00 al Teatro Ateneo – DARIO FO AUTOBIOGRAFIA DI UN FABULATORE
- 6 dicembre ALLE 18.00 IN Aula Levi – UN ATTORE CONTRO:GIAN MARIA VOLONTé
- 12 dicembre alle 17.00 al Teatro Ateneo Toni Servillo ha introdotto EDUARDO RACCONTA EDUARDO: UN’AUTOBIOGRAFIA QUASI SEGRETA DI EDUARDO DE FILIPPO
Nel primo incontro del 13 novembre è stata presentata l’antologia video COME ERAVAMO: I LABORATORI E I SEMINARI DEL CENTRO ATENEO (1981-2013).
La proiezione riassume il lavoro di anni svolto da diversi personaggi come Eduardo De Filippo e Carmelo Bene, Alberto Sordi e Dario Fo, Peter Brook e Jerzy Grotowski, Kazuo Ohno, coreografo e ballerino della danza Butō, e Marco Bellocchio, fino alle lezioni con Toni Servillo e Pier Francesco Favino. I successivi incontri approfondiscono nello specifico personalità teatrali del Novecento, che hanno dato un grande contributo alla scena italiana, affermandosi nella storia come Maestri. La grande fortuna degli studenti della Sapienza di quegli anni è stata attingere da loro, entrare in contatto con una conoscenza e un “fare” che in nessun accademia si impara. Le proiezioni ci mostrano come questi attori fossero spesso restii nel parlare di sé, o del mestiere. La gentile presenza di Marotti però li ha aiutati a condividere spontaneamente un sapere, come quello teatrale, immateriale per sua stessa natura e dal quale, grazie alle videoregistrazioni, ancora oggi attingiamo.
Il docufilm su Alberto Sordi approfondisce un discorso sul “comico”, che egli qualifica come appendice del quotidiano. Per tre quarti la vita è comica – afferma. Visione diversa è quella di Roberto Benigni, per il quale il ‘comico’ è pura invenzione, strenuo esercizio dell’uomo. Come un’epifania misteriosa, l’effetto comico nasce dall’improvvisazione e dal gioco di parole, di cui l’attore è profondamente innamorato. I documentari ci informano anche di una terza visione del “comico” contraria alle altre, stavolta di Dario Fo. Il grande fabulatore lo identifica come la prova dell’esistenza umana. La comicità viene vista da lui come il punto zero per l’essere umano per mostrare la propria intelligenza; «la prima cosa che si guarda in un neonato infatti è quando ride». Tre visioni diametralmente opposte e che esaltano la teatralità propria dell’essere umano.
Un altro docufilm ci porta la conoscenza di un particolarissimo attore e amico di vecchia data dello stesso Marotti: Gian Maria Volonté. Una raccolta di testimonianze di registi, collaboratori e amici dell’attore, che ricostruiscono la figura scontrosa e geniale di un abilissimo uomo che ha fatto la storia del cinema.
L’ultimo videodocumentario dedicato all’austera figura di Eduardo De Filippo è stato introdotto da un commosso e riconoscente Toni Servillo, che è stato uno dei suoi allievi prediletti al Teatro Ateneo. Nello specifico, la proiezione mostra l’ultima lezione pubblica di Eduardo del 1983, in cui recita, ormai anziano, una scena di Questi fantasmi. Eduardo espresse come per lui il punto d’arrivo dell’uomo è la sua nascita, il suo avvento sulla Terra; mentre il punto di partenza è la sua morte. Questa non rappresenta solamente la sua dipartita dal mondo, ma anche un nuovo punto di partenza per i giovani, stabilendo un indissolubile legame tra tradizione e innovazione in teatro.
I laboratori tenuti da Ferruccio Marotti al Teatro Ateneo hanno ereditato lo “sguardo prismatico sulla vita” di questi grandi Maestri, immortalandolo nella raccolta d’archivio. Poetiche pedagogiche che rimangono contigue nella memoria, senza arrestarsi con la cessazione delle attività nel 2013. Un patrimonio scientifico, culturale e sicuramente affettivo che oggi è conservato nell’Archivio del Dipartimento grazie alla geniale intuizione di Ferruccio Marotti. Un’opera appassionata di trasmissione teatrale che ad oggi sta a studiosi e studenti saper maneggiare con cura, rendervi omaggio, e chissà in futuro proseguire con nuovi laboratori presso il Teatro Ateneo.