Destinazione non umana

Destinazione non umana: un viaggio distopico

Domenica 28 aprile 2024 al Teatro India è andata in scena l’ultima replica dello spettacolo Destinazione non umana, scritto e diretto da Valentina Esposito, con protagonisti gli attori della compagnia Fort Apache Cinema Teatro, costituita da ex detenuti, oggi professionisti di cinema e palcoscenico.

Destinazione non umana è una favola dal retrogusto amaro, dove vengono affrontati i temi filosofici dell’esistenza, della sofferenza e della morte.

Lo spazio scenico è scarno, ridotto; ci sono solo sette tinozze numerate, sulle e nelle quali sette attori uomini svolgono interamente la loro performance. Tre donne sono esterne e recitano in varie zone del palco.

La storia dello spettacolo si concentra sulla vita e la sorte dell’uomo come un cavallo; le varie destinazioni dell’allevamento del cavallo (riproduzione, corsa, alimentazione… ) sono assimilate al destino dell’uomo stesso. Tutto ciò viene gestito nella storia come un’allegoria: una bambina possiede dei cavalli giocattolo che hanno varie vicissitudini e si animano e raccontano le proprie storie.

I protagonisti sono rappresentati prima giovani e poi anziani. Sul palco le tinozze sono occupate da cinque “cavalli” invecchiati: parlano delle loro vite, ciò che hanno vissuto, i loro amori, il loro passato, i rimpianti, la follia… sono in attesa della macellazione e riflettono sulla paura e sulla morte. Si alternano battibecchi e molte risate amare, con lacrime che non riescono ad uscire.

L’arco narrativo subisce poi un flashback, dove si vedono sette “cavalli” giovani: rappresentano i cavalli da corsa che devono gareggiare, sono pieni di adrenalina nel sangue e qualcuno tra di loro fa uso di sostanze.

In quest’opera gli sguardi sono penetranti, persi, disperati, colmi di una finta gioia che altro non è che la desolazione, e richiamano direttamente il pubblico.

Le musiche, anch’esse minimali quasi new age, assieme agli sguardi, contribuiscono a comunicare più delle parole e riescono a coinvolgere attivamente gli spettatori nel dolore della storia; una fiaba che potrebbe anche descrivere uno spaccato di realtà moderno e attuale, fatto di emarginazione e solitudine.


Destinazione non umana

scritto e diretto da Valentina Esposito
con Fabio Albanese, Alessandro Bernardini, Luca Carrieri, Matteo Cateni, Chiara Cavalieri, Christian Cavorso, Sara Cavorso, Viola Centi, Massimiliano De Rossi, Massimo Di Stefano, Michele Fantilli, Marcello Fonte, Gabriella Indolfi, Giulio Maroncelli, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto
e con la voce di Emma Grossi
costumi e trucco Mari Caselli
assistente ai costumi Costanza Solaro del Borgo
ideazione scenografica Valentina Esposito
scenografia Edoardo Timmi
musiche Luca Novelli
luci Alessio Pascale
fonico Simone Colaiacomo
fotografa di scena Jo Fenz
ufficio Stampa Carla Fabi e Roberta Savona
produzione Fort Apache Cinema Teatro.
Con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Lazio, Otto per Mille Valdese
In collaborazione con Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale del Lazio, Sapienza Università di Roma, ATCL - Spazio Rossellini.

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