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EX – IRE: il debutto degli allievi di Teatro Ebasko a Villa Gordiani

Con un QR code distribuito al nostro arrivo nel parco di Villa Gordiani (Roma), ha inizio l’esperienza di EX – IRE, spettacolo/restituzione finale a cura degli allievi di Teatro Ebasko, svoltosi il 2 giugno.

Teatro Ebasko nasce a Bologna nel 2015 e si occupa di creazione di spettacoli e performance (indoor, outdoor e di strada), ideazione e realizzazione di progetti socio-culturali, organizzazione e gestione di eventi culturali, progetti e attività e, infine, conduzione di corsi di corsi di formazione, laboratori di teatro e residenze creative. Quella a cui si è assistito domenica 2 maggio è stata la restituzione finale del gruppo del corso di teatro di quest’anno.

Un gruppo di attori, vestito e truccato di bianco, accoglie il pubblico senza lo sguardo e senza la parola, mentre ciascuno dei suoi membri giace in corrispondenza di un albero. Il pubblico si siede, in un ampio cerchio, e Simone Bevilacqua – presidente e rappresentante legale del gruppo –, presenta lo spettacolo.
Il tema è l’inquinamento: ambientale, personale. I ragazzi, sganciati da un personaggio, si muovono in gruppo, a coppia, singolarmente nello spazio. Alternativamente, uno di loro prende la parola al microfono, e conferisce alla (non) narrazione risvolti inaspettati; è la volta di Flavio Bossalini – apprendista attore e segretario del gruppo –, che in falsetto cattura l’attenzione del gruppo e dirige come un pastore la scena. Gli attori ballano e si muovono a coppie, vanno a parlare con il pubblico, fanno domande senza ricevere risposte; ci vendono del pesce, fresco di microplastiche, e poi cadono a terra. Lentamente tutti si risvegliano, tranne una ragazza, rimasta a terra svenuta, o morta. La si porta in braccio, si cerca aiuto senza successo. Sarà grazie a della vernice scura, sparsa sul suo corpo, che sarà possibile riportarla in vita; quello stesso liquido nero imbratterà i vestiti bianchi di tutti gli attori, e perfino delle mani del pubblico, chiamati a ballare a ritmo di musica classica per il finale dello spettacolo.

«Alcuni hanno bisogno dell’oscurità, e non della luce, per riemergere», mi dice Simone dopo lo spettacolo. La messa in scena, dotata di una componente rituale che ricorda le idee di Hermann Nitsch, insiste sulle conseguenze nefaste dell’arbitrio umano. Ci suggerisce concetti e ci solletica l’animo, senza mai andare a fondo su un’idea: è leggera come le note di Le vent nous portera, che la accompagnano. Nessuno è puro: sembra questo il messaggio finale, trasmesso grazie a una drammaturgia dei corpi impersonale e gregaria. Nessuno è puro, nessuno si salva, siamo tutti un po’ colpevoli e un po’ innocenti, sia nella vita personale che in quella comunitaria.
A fine spettacolo Marzia D’Angeli – attrice, coordinatrice didattica e amministratrice della compagnia – ringrazia il pubblico e invita i curiosi a prendere parte ai laboratori che il gruppo offre a chi vuole affacciarsi, più o meno professionalmente, al mondo delle performing arts.


EX – IRE

Teatro Ebasko
Regia Simone Bevilacqua, Marzia D’Angeli,
Riprese e montaggio audio/video Domenico Pizzulo
Con gli allievi del corso di teatro 2023/2024

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