OMISSIS - Osservatorio Drammaturgico

OMISSIS – Osservatorio Drammaturgico

È nella cornice di Metamorfo Dominio Pubblico – Youth Fest, che venerdì 28 giugno 2024, presso le sale del Teatro India di Roma, si è tenuta la lettura dei testi finalisti della prima edizione di Omissis – Premio Nazionale di Drammaturgia.
«Omissis è un osservatorio destinato a rilevare fenomeni culturali e sociali connessi alla drammaturgia contemporanea. Intende stimolare la conoscenza della scrittura per la scena, di quel nucleo espressivo metafisico, sospeso tra realtà e immaginazione».

Mosca cieca, di Silvia Guerrieri, è il testo vincitore dell’iniziativa. Nel silenzioso assenso di una madre deceduta, tre sorelle abusate dal padre raccolgono idee per ucciderlo. A tratti comico nella leggerezza con cui affronta il tema, il lavoro è ricco di abbellimenti metrici e soluzioni linguistiche efficaci. Mascia, la sorella più carismatica, condisce di inserti in inglese un discorso unico che rimbalza di sorella in sorella secondo uno schema rimico e ritmico uniformante. Un sonnifero forse porrà fine alla vita di un personaggio solo citato, che il lettore è costretto a immaginarsi.
Sangue tuo, di Marta Polidoro, è vincitore del premio comitato under 35. Il progetto di avvale infatti della collaborazione di un gruppo di giovani messi davanti all’arduo compito di giudicare una drammaturgia teatrale. Edda, figlia di un uomo politico dalle forti asprezze, è costretta a subire un’educazione intransigente. «Non devi piangere mai» è il suo mantra. L’autrice ci rivela che l’opera ha preso forma dalle sue vicende personali, ma si è fatta forza su un fatto storico – l’omicidio Matteotti – per ridisegnarne i contorni. L’autrice ha svolto un accurato lavoro di ricerca documentale.
Cnosso, di Eleonora Fedeli, è vincitore di una menzione speciale, «per aver saputo riscrivere un mito». Riprendendo le vicende dei natali del Minotauro – figlio del Toro di Creta e di Pasifae, moglie di Minosse, re di Creta – l’autrice sottrae l’elemento della punizione divina schiacciandole su un piano umano. Pasifae è una moglie un po’ troppo libertina che mette in difficoltà un marito caduto in manie di inferiorità sessuale. Ci si interroga sul tema del limite: dove è giusto che intervenga una morale esterna per arginare una libertà assoluta e inquietante?
Contronatura, di Emanuele Giorgetti, Sara Setti, Edoardo Rivoira e Ivo Randaccio, è frutto di un lavoro ad otto mani. Riuscita nell’arduo compito di tenere insieme quattro visioni e sorgenti di idee, Contronatura dà vita a una narrazione distopica – o utopica –, dove «i figli e le figlie vogliono riscrivere la storia». Alternate dal ritmo cantilenato di un giornalista, prendono vita alcune scene: due genitori, di fronte a un dispositivo elettronico che permette di impostare e programmare la vita dei figli, rinunciano a procreare quando scoprono il triste destino di depressione e ansia loro destinato. Una visione pessimista investe l’opera, mentre ogni scena è frutto dell’iniziativa e dell’assenso di tutti e quattro gli autori.
Infine, Trittico delle bestie è un testo dalla forte suggestività. Attraverso la foresta di simboli della mente di Niccolò Matcovich, assistiamo all’ammattimento di un sardo per aver scoperto che una capra abita la sua casa, sotto lo sguardo indifferente di una moglie che, invece di rassicurarlo, continua ad offrirgli latte di capra. Una scena dove si consuma un gioco da tavolo dai tratti surreali chiude la serata, e l’autore sottolinea, da buon simbolista, che non c’è politica nelle sue opere.

I testi sono stati interpretati da un attore e tre attrici, sotto la direzione di Daniele Russo, direttore artistico del Teatro Bellini di Napoli, mentre la serata è stata presentata da Ornella Rosato, rappresentante di Omissis e di Theatron 2.0, impresa culturale che ha dato vita al progetto. I testi dei vincitori sono disponibili nella pagina online dell’osservatorio drammaturgico, che raccoglie ormai 28 autori e circa 80 testi, a cui è possibile attingere gratuitamente per il piacere della lettura o per collaborazioni professionali.
In apertura hanno preso la parola Tommaso Fermariello e Alessandro Paschitto – due degli autori presenti sulla piattaforma digitale – che si sono soffermati sull’importanza di pensare nuove opportunità non competitive e la difficoltà di tenere insieme scrittura e messa in scena.
All’inizio e alla fine dell’intervento Tiziano Panici, direttore di Dominio Pubblico, ha portato l’attenzione sull’interdisciplinarietà e la varietà dell’offerta artistica proposte dal festival, giunto alla sua undicesima edizione, sottolineando il prezioso apporto che Omissis, con la proposta di una nuova drammaturgia, ha fornito all’offerta culturale contemporanea.

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