«Senza il Mattatoio il REF sarebbe un’altra cosa» afferma Guido Fabiani, presidente della Fondazione Romaeuropa, in apertura della conferenza. Questo il luogo centrale del Festival, in cui si svolgeranno dal 21 settembre al 17 novembre, la quasi totalità degli eventi artistici proposti dal REF. Il Mattatoio è presentato come uno spazio unico, «cuore» del REF, luogo di «attraversabilità», in cui artisti e artiste si incontrano e incontrano il pubblico, nelle varie forme in cui questa parola collettiva può prender vita; luogo in cui la produzione artistica e lo spazio si adattano l’una all’altro per dar vita a qualcosa di nuovo.
Il REF 2024 sarà articolato in sette sezioni, ognuna delle quali è stata presentata dalla relativa curatrice. Al di fuori di esse, saranno presentati spettacoli e performance distribuiti in diverse nel corso del Festival. Si tratta di The making of Berlin e Zvizdal della compagnia fiamminga BERLIN (21 e 22 settembre); Il Disperato della compagnia italo-olandese Wunderbaum (24 e 25 settembre); SPORES, progetto vincitore del bando Europa Creativa 2022 (8 e 9 ottobre); Office for Human Theatre di Filippo Andreatta (22-27 ottobre); Hors du monde, del danzatore marocchino Taoufiq Izeddiou (26-27 ottobre); Centroamerica, della compagnia messicana Lagartijas Tirada al Sol (2 e 3 novembre); Rette parallele sono l’amore e la morte di Oscar de Summa (5 e 6 novembre).
Dal 26 al 28 settembre al Mattatoio si svolgerà Lineup!, sezione curata da Giulia Di Giovanni e Matteo Antonaci. Protagonista è la nuova canzone italiana, di cui si vogliono presentare i nuovi talenti musicali. Popoleranno la scena una dozzina tra artisti, artiste e band, personalità forti dal profilo internazionale e non incasellabili in generi precisi, anche se ci si rivolge principalmente a coloro che agiscono tra la musica pop e underground, di cui si cercano di individuare le nuove traiettorie. Inoltre, anche quest’anno vi sarà una giornata dedicata a Le Parole delle Canzoni, progetto che vede la collaborazione con Treccani e il cui scopo è osservare come si evolva la lingua italiana e trovare il legame tra il sapere enciclopedico della lingua e l’uso che se ne fa nell’ambito della musica pop.
Seguirà il 29 settembre la seconda edizione delle Design Talks, progetto coordinato da David Aprea e curato da Stefano Cipolla, nel quale si va ad indagare il linguaggio del visual design. Durante l’intera giornata si svolgeranno laboratori per bambini, presentazione dei progetti tesi di studenti delle maggiori scuole di design della città (Ied, Isia, Naba e Rufa) e tavole rotonde con i grandi protagonisti italiani del settore. Il tutto avverrà in una cornice di una mostra mercato di editoria indipendente.
Tra 2 ottobre e il 6 novembre il Mattatoio presterà i suoi spazi alla settima edizione di Anni luce, sezione dedicata al teatro e alla arti performative a cura di Maura Teofili. Come spiega la curatrice, l’intento è facilitare incontri tra artisti e artiste, in un ambiente che non sia competitivo ma che faciliti collaborazioni. Giovani performer under 30 sono stati affiancati da chi ha più esperienza, in modo da sentirsi accompagnati e preparati al debutto senza temere il giudizio di pubblico, colleghi e critica. Oltre alla prime nazionali di spettacoli compiuti, vengono presentati i risultati dei lavori svolti in residenza afferenti al progetto Powerd by REF. Grazie ai partner che hanno reso possibile l’esperienza delle residenze, i tre progetti vincitori sono stati accompagnati nel loro lavoro di studio da tutor quali Filippo Lilli, Babilonia Teatri e Federica Rossellini.
Gli ultimi giorni di ottobre sono invece dedicati a Situazione Drammatica, il progetto ideato da Tindaro Granata che si dedica alla diffusione della nuova drammaturgia. Quest’anno verranno letti due testi presentati al Premio Riccione e due arrivati dal Premio Hystrio. Negli stessi giorni sarà in scena la prima nazionale di Mine-Haha ovvero Dell’educazione fisica delle fanciulle nella regia di Marco Corsucci, vincitore della seconda edizione del Premio Silvio d’Amico.
Tra il 4 e il 6 ottobre e l’1 e il 2 novembre La Pelanda ospiterà gli aperitivi Ghost Track, ideati da Maura Teofili e condotti da Gioia Salvatori. Si tratta di serate dedicate a nuovi formati di spettacolo che si allontanano dal teatro e la performance solitamente presentati al REF. La tematica portante di questa edizione è “istruzioni per fare un mondo”. Fare, dunque agire. Ogni serata porta sulla scena una performance creata attorno a un verbo: danzare, innervosirsi, mangiare, pregare, crepare.
Nel lungo weekend dell’11-13 ottobre gli spazi del Mattatoio saranno dedicati a Digitalive, a cura di Federica Parri, alla sua settima edizione. L’intento è quello di intrecciare un dialogo tra le performing arts e le nuove tecnologie. Le opere presentate sono quelle nelle quali lo strumento tecnologico è centro estetico, drammaturgico e narrativo. E possibilmente che siano inedite in Italia.
Come afferma Parri, hanno tentato di creare degli spazi e dei tempi fruibili in maniera trasversale, c’è sempre un’opera, un’istallazione, una performance con cui interagire. Anche in questo caso sarà anche possibile frequentare talk e alcuni studenti della Rufa e dall’Accademia delle Belle Arti di Roma presenteranno i propri progetti tesi.
Tra il 17 e il 20 ottobre sarà la volta dei Dancing Days, rassegna a cura Francesca Manica a sostegno della giovane coreografia contemporanea. I danzatori e le danzatrici presentati arrivano in scena grazie ad una struttura di reti nazionali e internazionali, questa volta componendo una scena quasi esclusivamente femminile, come Manica tiene a sottolineare. Tra le coreografie presentate figurano quelle vincitrici di Aerowaves; il progetto vincitore della scorsa edizione di DNAppunti Coreografici e la presentazione dei cinque progetti finalisti dell’edizione di quest’anno; di questi ultimi ci sarà una replica presso il Teatro Ateneo dell’Università “La Sapienza” di Roma il 21 ottobre.
Conclude il Festival, dall’8 al 17 novembre, la sezione Kids & Family, curata da Stefania Lo Giudice. Vero e proprio «festival nel festival» in esso vengono presentate opere di musica, teatro, danza e nuovo circo. Due sono i focus principali: quello sulla scena catalana con Leandre Clown (che si esibirà al Teatro Vittoria), La Mècanica e Tombs Creatius e quello sulla scena nordeuropea con le compagnia Oorkaan, il gruppo Slagwerk Den Haag in collaborazione con il beatboxer B-Art e i BonteHond e Musica Impulscentrum. La ricerca musicale si è rivelata l’asse portante di questa edizione.
Sono tanti gli appuntamenti che il Romaeuropa Festival propone al Mattatoio, pronto a donare le sue ampie sale alle manifestazioni più diverse.
Conferenza Stampa REF 2024
In ordine di intervento
Marco Delogu
Guido Fabiani
Fabrizio Grifasi
Matteo Antonaci
Giulia Di Giovanni
Giovanni De Stefano
Federica Patti
Maura Teofili
Gioia Salvatori
Francesca Manica
Stefania Lo Giudice