Beethoven approda alla Sapienza: con la Nona Sinfonia ha inizio la nuova stagione concertistica IUC

Nell’imponente cornice dell’Aula Magna del Rettorato, l’Università La Sapienza ha dato il via alla nuova stagione di eventi IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti. Ad inaugurarla, domenica 27 ottobre, la Nona Sinfonia di Ludwig Van Beethoven, in occasione dei 200 anni dalla sua composizione.

Sono passati tanti anni da quando, nel dopoguerra, prese vita l’Istituzione Universitaria Concerti, meglio conosciuta come IUC, presso l’Università La Sapienza. Era tempo di rinascita dopo un periodo buio, segnato dalla seconda guerra mondiale, e fu proprio un gruppo di giovani studenti ad avere l’iniziativa di dar vita a un organo che portasse in scena la musica classica.

Nel 2024 si festeggia l’ottantesima stagione concertistica della IUC, che prende il via, nell’Aula Magna del Rettorato, con l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven. A dar vita a questa intramontabile opera, l’Orchestra da Camera Canova, il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, e i solisti Elisa Balbo (soprano), Paolo Mascari (tenore), Giacomo Nanni (baritono), e Benedetta Mazzetto (mezzosoprano).

Divisa in quattro movimenti, la Nona Sinfonia in Re Minore nasce 200 anni fa, nel 1824, dalla mano del compositore Ludwig Van Beethoven. Le parole che i solisti intonano sono tratte dal poeta e filosofo tedesco Friedrich Schiller, in particolare dal suo Inno alla Gioia del 1785, simbolo degli ideali romantici di fratellanza universale. Ultima, e probabilmente anche più nota e rappresentata fra tutte, l’opera fu d’ispirazione anche per il pittore Gustav Klimt, autore del noto fregio che decora il Palazzo della Secessione di Vienna. L’opera pittorica va infatti osservata ascoltando la Nona Sinfonia, seguendo allo stesso tempo il crescendo della musica e lo scorrere delle figure rappresentate.

Cala il buio, e l’Orchestra da Camera Canova, diretta da Enrico Saverio Pagano, inizia a suonare. Il primo movimento, puramente strumentale, appare, dopo un primo momento, dirompente e travolgente. Il secondo è invece un Molto Vivace – presto, seguito poi dal terzo, nel quale la melodia si fa immediatamente più soave. Pagano dirige un’orchestra compatta, unita, da lui fondata nel 2014, nella quale i suoni si amalgamano armonicamente nel rendere omaggio al grande compositore tedesco. È però solo nel quarto ed ultimo movimento che entrano in gioco i solisti e il coro: «O Freunde, nicht diese Töne! Sondern lasst uns angenehmere anstimmen, und freundvollere» [Amici, non queste note, intoniamo altre più grate e gioiose], intona, in recitativo, il baritono Giacomo Nanni. Parole di pace, di fratellanza, che hanno eletto quest’opera simbolo di unione e armonia tra gli uomini, e drammaticamente attuali, necessarie, mai come oggi, contro ogni tipo di guerra, anche a 200 anni di distanza. Il quarto movimento è caratterizzato infatti dal celeberrimo Inno alla Gioia, diventato negli anni, proprio grazie al suo inserimento all’interno della Nona Sinfonia, un inno alla pace universale.

Le parole di Schiller, mediate dalla musica di Beethoven, risuonano potenti nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza, durante l’esecuzione da parte del nutrito e storico Coro del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Ciro Visco e composto da più di cinquanta elementi, che si esibisce incorniciato dal grande dipinto murale di Mario Sironi. Allo stesso tempo, le giovani voci dei solisti rendono omaggio con freschezza e grande capacità tecnica a una delle più grandi composizioni di sempre, in un vortice di pura musica, seguendo alla lettera l’idea che ebbe quel gruppo di studenti nel 1946: riproporre in scena la musica classica in un ambiente giovanile come l’università, dando così vita alla longeva stagione concertistica IUC.


Nona Sinfonia in Re Minore

Inaugurazione della stagione 2024-25 IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti

Orchestra da Camera Canova
Coro del Teatro dell’Opera di Roma
maestro del coro Ciro Visco
direttore d’orchestra Enrico Saverio Pagano
soprano Elisa Balbo
mezzosoprano Benedetta Mazzetto
tenore Paolo Mascari
baritono Giacomo Nanni

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