“Pronto? Frà, si’ tu?”: al Teatro India, Geppy e Lorenzo Gleijeses portano in scena Le Cinque Rose di Jennifer

Continua il ciclo di spettacoli dedicati ad Annibale Ruccello, in scena al Teatro India di Roma nella stagione 2024/25. Geppy e Lorenzo Gleijeses portano infatti sul palcoscenico romano, dal 5 al 9 marzo, Le Cinque Rose di Jennifer, opera scritta nel 1980 dal celebre drammaturgo napoletano.

Napoli, anni settanta. In una stanza dalle pareti gialle, arredata con un letto, un tavolo, una piccola postazione da trucco e un cucinotto, squilla un telefono. E subito fa il suo ingresso lei, Jennifer, interpretata da Geppy Gleijeses, dai capelli biondi, il rossetto rosso e le unghie laccate di smalto. Al telefono però, cercano una certa Carmela: il quartiere in cui si svolge la vicenda è nuovo, e le linee telefoniche hanno ancora qualche malfunzionamento. Jennifer, dallo spiccato accento partenopeo,sembra infastidirsi perle numerose chiamate che riceve. Teme che Franco, il suo Franco, trovi la linea occupata.

In un’ora e mezza di spettacolo, il pubblico assiste a uno spaccato di vita di Jennifer, nel quale veniamo pian piano a scoprire abitudini, pensieri, ciò che ama e ciò che odia. Il tutto, attraverso due strumenti fondamentali: il telefono e la radio. Strumenti che, alternandosi, contestualizzano la quotidianità di Jennifer, mescolando la sua vita privata a quella degli altri abitanti della zona, fino a fatti di cronaca riguardanti il rione. Radio Cuore, un’emittente locale, trasmette ora dediche d’amore, canzoni delle più celebri cantanti del momento quali Milva, Mina, Patty Pravo, Ornella Vanoni, ora notizie infauste. Ed è proprio attraverso la radio che lo spettatore viene a sapere che siamo nel rione dei travestiti, lì dove un serial killer sta spargendo il terrore, facendo vittime e  ricoprendone il corpo con cinque rose. Per tutta la prima parte dello spettacolo, il telefono e la radio saranno le uniche forme di comunicazione per Jennifer col mondo esterno alla sua casetta.

Sarà solo in un secondo momento che entrerà in scena il personaggio di Anna (Lorenzo Gleijeses), con cui la protagonista si confronterà faccia a faccia. Una figura a tratti timida, a tratti misteriosa, che piomberà a casa di Jennifer da un momento all’altro, e checondivide con quest’ultima un sentimento: quello della solitudine. La solitudine sembra riguardare tutte le abitanti del rione dei travestiti, che si impegnano a dedicare in radio ai propri amanti canzoni d’amore. Il personaggio interpretato da Lorenzo Gleijeses appare improvvisamente , e altrettanto improvvisamente passa da uno stato d’animo all’altro, fino quasi ad impazzire dopo la morte della sua amata gattina, la sua unica compagna di vita. L’attore, allievo di Eugenio Barba all’Odin Teatret, utilizza spiccati movimenti del corpo alternati a variegati toni di voce per caratterizzare la sua Anna, ora seduta composta, con un velo di riservatezza, ora con un coltello in mano, furiosa per la morte della gatta, in un crescendo costante di emozioni e di azione che la porterà ad impazzire e a coinvolgere anche la protagonista nella sua enfasi. Ma chi è Anna? E la stessa Jennifer chi è davvero? Anche lei ha un mazzo di cinque cinque rose nel suo cucinotto, quasi fosse vittima e carnefice al tempo stesso. Quell’invisibile serial killer del rione dei travestiti è forse una sorta di metafora della solitudine che affligge la vita del quartiere?

La regia dello stesso Geppy Gleijeses punta a coinvolgere lo spettatore nella quotidianità di un personaggio che rimane però, dall’inizio alla fine, chiuso nel suo spazio di comfort, ad attendere quell’amore che probabilmente non arriverà mai.

Geppy Gleijeses è una Jennifer apparentemente sicura del fatto suo, che conosce tutti e tutto in zona, persone e situazioni. L’attore napoletano mette in luce, attraverso i numerosi toni – ma anche timbri –  le espressioni facciali e la mimica del corpo, i tratti che contraddistinguono questo personaggio di Annibale Ruccello: l’amore per Franco, la speranza di quella chiamata che non arriva mai, accompagnata da quel “Pronto? Frà, si’ tu?”, e un velo di rassegnazione costante a una vita indubbiamente difficile. Sarà solo nel tragico epilogo che la Jennifer di Gleijeses uscirà dal suo travestimento, e con lei il suo interprete, rimanendo lì, proprio davanti al suo pubblico, e spogliandosi della sua identità come un attore si spoglia del suo personaggio alla fine di una messa in scena. Ed è in quel momento che il telefono squilla per un’ultima volta, ma Jennifer non può più rispondere: sarà finalmente Franco?


Le Cinque Rose di Jennifer

Di Annibale Ruccello
Regia Geppy Gleijeses
Con Geppy Gleijeses e Lorenzo Gleijeses
Voce della radio Nunzia Schiano
Voce di Sonia Gino Curcione
Voce di Annunziata Mimmo Mignemi
Voce del giornale radio Myriam Lattanzio
scene Paolo Calafiore
costumi Ludovica Pagano Leonetti
light designer Luigi Ascione
foto Marco Ghidelli
produzione Gitiesse Artisti Uniti

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