Ritorno a Casa: Massimo Popolizio porta Pinter al Teatro Argentina

Dal 7 al 25 maggio, il Teatro Argentina di Roma presenta Ritorno a casa, celebre testo del drammaturgo inglese Harold Pinter. Scritto nel 1965, dopo sessant’anni lo spettacolo va in scena al Teatro di Roma con la regia di Massimo Popolizio.

Max, un padre-patriarca, irruento ex macellaio; Lenny e Joy, i suoi due figli; Sam, il timido zio autista. In un interno londinese dalle rifiniture vittoriane e dall’arredo eclettico, fa irruzione un terzo figlio/fratello, Teddy, emigrato negli Stati Uniti per insegnare filosofia, accompagnato dall’avvenente moglie Ruth. Una famiglia apparentemente in perenne conflitto, anche nelle piccole cose, che si trova di fronte a un ritorno a casa inaspettato e foriero di una nuova realtà.

In una scenografia che non cambia concretamente mai, il pubblico assiste allo scorrere delle ore, dei giorni, tra vecchi rancori e questioni in sospeso, in un contesto interamente al maschile. La figura che cambierà davvero le carte in tavola sarà quella di Ruth, interpretata da Gaja Masciale: apparsa in scena in controluce e incorniciata da una finestra, come in quadro di Hopper, e inizialmente disprezzata e umiliata da Max, ribalterà completamente la quotidianità dell’eccentrica famiglia, dopo aver deciso di rimanere lì per sempre.

Massimo Popolizio interpreta un Max  burbero, duro, come vuole la stesura originale, ma che riesce comunque a strappare un sorriso allo spettatore grazie al ritmo incalzante e sostenuto delle battute e delle numerose e amare gag che si vengono a creare in scena – emblematico quel “allora caro figlio, come stai?” pronunciato con nonchalance da Max appena dopo l’ennesima discussione col fratello Sam. Un apparente capofamiglia che ben presto cederà alle richieste di Ruth, consapevole di come quest’ultima “li abbia fregati tutti”. Per una buona parte dello spettacolo, è lui ad avere le redini, spiccando anche cromaticamente, con la sua felpa gialla, tra i componenti della famiglia.

Contrapposto a Max è proprio il personaggio della giovane nuora: Gaja Masciale è una Ruth sicura di sé, apparentemente silenziosa nei primi momenti in scena, ma cosciente delle proprie potenzialità, tanto da mettere in discussione l’intero ordine della famiglia con le sue decisioni, dal suocero, ai cognati, fino ai suoi stessi figli rimasti in America. In breve tempo, rivoluziona la vita di tutti, passando dal ruolo di riservata nuora a quello di un nuovo capofamiglia. Il ritornoacasa è paradossalmente non solo quello di Teddy, dopo tanti anni lontano dai suoi parenti, ma anche quello della stessa Ruth: la donna inizia infatti una nuova vita che ha però il sapore della vita che conduceva prima di sposarsi e trasferirsi in America, prima di diventare la riservata moglie del suo intellettuale marito. Gaja Masciale trasforma abilmente il suo personaggio da quella che sembra una riservata ragazza borghese che si affianca al marito, a una determinata e consapevole donna che tira ora le redini di un intero nucleo familiare.

La regia, dello stesso Popolizio, propone sul palcoscenico un nutrito gruppo di attori che compone a pieno uno spettacolo corale, nel quale ogni singolo personaggio è fondamentale per il susseguirsi delle vicende: nel claustrofobico microcosmo domestico, ogni personaggio è vittima e carnefice l’uno dell’altro. Una realtà stantia fatta di discussioni per piccole cose, rinfacci continui, nella quale solo l’arrivo di Ruth e Teddy porterà una ventata di novità.

Come un cerchio che si chiude, la messa in scena inizia con della musica, proveniente dallo stereo, e con una psichedelica musica da ballo finisce. Un fil rouge dalle note erotiche serpeggia fin da subito nell’ambiente: a partire dai colori – la casa è tappezzata di rosso, colore che rimanda alla passione, al sangue – ai conti in sospeso tra i fratelli Max e Sam, passando per i momenti in cui tutti sembrano essere ammaliati dalla sensualità della giovane cognata/nuora. Fino all’ultimo quadro, in cui la stanza sembra ora un night club dalle forti luci rosse, e al centro della scena c’è proprio Ruth, l’unica donna: finalmente protagonista, è lei ora a dettare le regole.


Ritorno a Casa

di Harold Pinter
regia Massimo Popolizio
con Massimo Popolizio (Max), Christian La Rosa (Lenny), Gaja Masciale (Ruth), Paolo Musio (Sam), Alberto Onofrietti (Joey), Eros Pascale (Teddy)
scene Maurizio Balò
costumi Gianluca Sbicca
i costumi di Gaja Masciale sono di Antonio Marras
luci Luigi Biondi
suono Alessandro Saviozzi
traduzione Alessandro Serra
aiuto regia Mario Scandale
assistente alla regia Giorgio Sales
foto Claudia Pajewski
produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali e Comune di Fabriano

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