Pierre Byland e Mareike Schnitker: la poesia del quotidiano

L’autore, attore, regista, pedagogo Pierre Byland e l’attrice e pedagoga Mareike Schnitker presentano a Spin-Off – Auditorium Spin Time LABS lo spettacolo Confusion, con la regia del maestro Jacques Lecoq. Dall’apparente grigiore del quotidiano, il duo eclettico stilla l’essenza del grottesco e dell’assurdo: da questi due principi si genera il riso che trasforma il grigio in poesia.

Per fare il teatro che ho sognato @ Over – Emergenze Teatrali: Alessandro Blasioli

La rassegna Over – Emergenze Teatrali, promossa dalTeatro Argot Studio, ha ospitato numerosi artisti e giovani talenti over 25. In collaborazione con il progetto Per fare il teatro che ho sognato della Sapienza Università di Roma, gli studenti hanno avuto modo di incontrare le compagnie al fine di indagare i processi produttivi e artistici alla base del loro lavoro. Il 10 maggio si è svolto l’incontro con Alessandro Blasioli, ospitato dalla rassegna con lo spettacolo Questa è casa mia, andato in scena al Teatro ArgotStudio lo stesso giorno.

Intervista a Christina Zoniou: Un teatro dagli oppressi per gli oppressi

«Il Teatro dell’Oppresso è una tecnica teatrale, un movimento mondiale […] per gli oppressi dagli oppressi, coloro che, cioè, hanno necessità e desiderio di voler cambiare una situazione che crea disagio». Così Christina Zoniou, Visiting Professor presso l’Università di Roma Sapienza, in occasione del laboratorio «L’attore sociale. La poetica, la drammaturgia e la prassi del Teatro dell’Oppresso» definisce questa tipologia di linguaggio teatrale che, dagli anni Sessanta, agisce attraverso forme artistiche dialettiche che prevedono la diretta e concreta partecipazione del pubblico nell’azione drammaturgica.

Shakespeare/sonetti di Valter Malosti: Il movimento narrativo nelle coreografie di Michela Lucenti

La tournée dello spettacolo Shakespeare/sonetti, diretto e interpretato da Valter Malosti, approda al Teatro Vascello, in cartellone dal 12 al 17 marzo 2019. Sul palco, a fianco della reinterpretazione drammaturgica del canzoniere del Bardo firmata da Malosti e Fabrizio Sinisi, spicca il lavoro coreografico di Michela Lucenti che si mescola alla parola e all’azione scenica.