In scena lo scorso fine settimana al Teatro Argentina, «Qui som?» della compagnia franco-catalana Baro d’Evel, nella programmazione del Romaeuropa Festival 2024.

In scena lo scorso fine settimana al Teatro Argentina, «Qui som?» della compagnia franco-catalana Baro d’Evel, nella programmazione del Romaeuropa Festival 2024.
Il 19 settembre si è tenuta presso La Pelanda, ex-Mattatoio di Roma, la conferenza stampa di apertura dell’edizione 2024 del Romaeuropa Festival.
Il 6 settembre è uscito il libro «Inappropriabili. Relazioni, opere e lotte nelle arti performative in Italia (1959-1979)» di Annalisa Sacchi, edito da Marsilio. Quella stessa sera, l’autrice lo ha presentato a La Pelanda, presso l’ex-Mattatoio di Roma, durante la seconda giornata del festival Short Theatre 2024.
Si è concluso domenica 11 agosto il Festival A Veglia Teatro del Baratto, condotto da ormai diciotto anni da Elena Guerrini. L’edizione di quest’anno tematizza nella provincia grossetana il rapporto tra sport e teatro.
I tre maestri s’incamminano assieme, dialogando. Le attrici e li attori si tengono ancora attorno alla sala invece, lì dove il linoleum viene arrotolato. Chiuse le finestre, non resta che lasciarsi alle spalle anche la porta.
Nove giorni di ricerca, studio, pratica. Cosa resta?
Tutte le cose visibili e invisibili del teatro delle guarattelle.
È il mistero della creazione, della vita. Che scopri osservando Bruno Leone.
Il lavoro scandito dal ritmo di una risata. La percezione che arriva tra le pieghe del gioco. Guardare un corpo cosa diventa, in che si trasforma. E come il caos da cui siamo partiti genera infine stelle danzanti.
Osservare Vladimir Olshansky significa comprendere che un uomo ha in sé tutte le «possibilità possibili» del mondo.
Tre maestri, dodici tra attrici ed attori, nove persone che studiano osservando, in una piccolissima sala di un comune di 142 abitanti. Per comprendere quanto sia possibile ascoltarsi reciprocamente, porsi in condizione di fragilità, mettere in dialogo il proprio metodo e in discussione le proprie certezze. Così da generare, infine, una lingua nuova, momentanea e in comune.
Il racconto del primo giorno dell’atelier 𝑺𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒆𝒔𝒕𝒓𝒊𝒂 a cura di Alessandro Toppi e Marta Cirello
Domenica 2 giugno è andato in scena a Villa Gordiani Ex – Ire, spettacolo di fine anno degli allievi di Teatro Ebasko, realtà artistica bolognese che segue le orme del Terzo teatro.
Dal 14 al 19 maggio va in scena al Teatro Vascello Questo è il tempo in cui attendo la grazia, collage di frammenti pasoliniani montati da Fabio Condemi e Gabriele Portoghese, sullo sfondo dei filmati di Igor Renzetti e Fabio Condemi.