Intervista a Christina Zoniou: Un teatro dagli oppressi per gli oppressi

«Il Teatro dell’Oppresso è una tecnica teatrale, un movimento mondiale […] per gli oppressi dagli oppressi, coloro che, cioè, hanno necessità e desiderio di voler cambiare una situazione che crea disagio». Così Christina Zoniou, Visiting Professor presso l’Università di Roma Sapienza, in occasione del laboratorio «L’attore sociale. La poetica, la drammaturgia e la prassi del Teatro dell’Oppresso» definisce questa tipologia di linguaggio teatrale che, dagli anni Sessanta, agisce attraverso forme artistiche dialettiche che prevedono la diretta e concreta partecipazione del pubblico nell’azione drammaturgica.

Un’inquieta dolcezza: alla ricerca del corpo perduto

Da lunedì 11 a giovedì 14 marzo 2019 si terrà per gli studenti della Sapienza il Laboratorio di Elementi di creazione coreograficadiretto da Davide Valrosso, presso il Balletto diRoma. Un incontro con l’artista ci ha permesso di introdurre il processo su cui si fonda il suo lavoro e di tracciare un profilo della sua ricerca, partendo in questo caso da un’idea che potrebbe sembrare inconciliabile così come la sensazione di non riuscire a riconoscere il proprio corpo come quello che si è sempre abitato, sentirlo modificato nella sua percezione e mancante nella sua pienezza, lontano dalla sua memoria e disorientato nella sua presenza.