Riflessioni sul teatro in quarantena. Intervista ad Alessandro Garzella

«Chi è l’agnello sacrificale, un vecchio in asfissia? Il suo passato? E che propizia questa fila di morti sui camion militari? Il futuro digitale che mette una pietra tombale sul respiro di un’aria infetta. Di che cosa? L’innocenza del vecchio mi commuove». Con queste parole Alessandro Garzella, autore, regista e fondatore dell’associazione ANIMALI CELESTI/teatro d’arte civile, descrive alcuni di quelli che riconosce come i segni del tragico che attraversano la pandemia. Partendo dal teatro in quarantena, abbiamo avviato una riflessione con l’artista ampliando questo sguardo.