Nella sala di Carrozzerie n.o.t., un verde saturo incornicia Tropicana di Frigoproduzioni. Uno spettacolo a più strati, fresco e riflessivo, che, partendo dall’omonima hit degli anni Ottanta del Gruppo Italiano, svela l’abisso dietro l’apparenza.

Nella sala di Carrozzerie n.o.t., un verde saturo incornicia Tropicana di Frigoproduzioni. Uno spettacolo a più strati, fresco e riflessivo, che, partendo dall’omonima hit degli anni Ottanta del Gruppo Italiano, svela l’abisso dietro l’apparenza.
In scena da questa sera fino a domenica al Teatro Biblioteca Quarticciolo «Questa splendida non belligeranza. Una storia così, poi così e infine così» di Marco Ceccotti, in collaborazione con Fortezza Est.
Tra le realtà che hanno nutrito il programma di IPER – Festival delle periferie, spicca il Teatro Biblioteca Quarticciolo, che ha sostenuto un intenso fine settimana di eventi e iniziative online, ancora fruibili sulla pagina Facebook del teatro.
A inaugurare la riapertura al Teatro India di Roma è La Classe di Fabiana Iacozzilli. Un docupuppets con pupazzi e uomini, un racconto dichiaratamente autobiografico che nell’incontro tra corpi e marionette affronta con delicatezza l’infanzia, l’educazione, la vocazione teatrale e le ferite del crescere.
Intervista a Francesco Montagna e Maura Teofili, fondatori di Carrozzerie | n.o.t.. Una riflessione oltre i limiti del settore teatrale, perché «domandarsi quali sono i bisogni delle persone, in maniera più trasversale, forse è l’unica vera domanda che ci può portare a essere sempre necessari, come ci siamo ritenuti fino ai primi di marzo».
Anna Basti e Chiara Caimmi, aprono al pubblico di Carrozzerie | n.o.t. un primo studio di Unlock. Indagine sui dispositivi di controllo sui nostri corpi. Un discorso in costruzione «sia pratico che teorico, sui condizionamenti che i nostri corpi (e di conseguenza i nostri pensieri, emozioni e possibilità) subiscono quotidianamente».
Tra le varie esperienze di realtà teatrali alternative fiorite negli ultimi anni, Carrozzerie | n.o.t, fondata nel 2013 da Francesco Montagna e Maura Teofili, rappresenta un’eccellenza, nonché uno stimolo, anche per noi Nottole che li abbiamo incontrati, di immaginare nuove strategie e modalità di rapporto tra artisti, operatori e spettatori.