Democrazia e libertinaggio dei corpi al Teatro India

Fra democrazia dei corpi e libertinaggio si muovono due lavori presentati nelle prime settimane di ottobre nelle sale del Teatro India, ossia “Pezzi anatomici” del gruppo MK, progetto coreografico di Michele Di Stefano, e “La filosofia nel boudoir” con la regia e la drammaturgia di Fabio Condemi. Presentati negli stessi spazi in cui hanno avuto origine, questi spettacoli rientrano nel progetto Oceano Indiano per la residenza e la produzione di artisti a opera del Teatro di Roma.

Con Oratorio virtuale il progetto Oceano Indiano propone una riscrittura del patto teatro-spettatori

Domenica 23 febbraio il Teatro India ha ospitato il primo appuntamento di Oceano Indiano, il nuovo progetto “di residenza e produzione” del Teatro di Roma. La serata, a cura di Fabio Condemi, ha visto sul palco Elena Rivoltini e Alberto Barberis in Oratorio virtuale, una rielaborazione elettroacustica dell’oratorio San Giovanni Battista. Uno spettacolo che collega l’opera sacra del 1675 alla Salomé di Carmelo Bene passando per Oscar Wilde, in cui ogni elemento sonoro interagisce in tempo reale con le proiezioni originate dall’algoritmo creato da Rajan Craveri.