Dopo 77 anni dalla versione di Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, e dopo 122 anni dall’adozione di Stanislavskij a Mosca, Massimo Popolizio dirige da venerdì 9 all’Argentina L’albergo dei poveri di Maksim Gor’kij.

Dopo 77 anni dalla versione di Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, e dopo 122 anni dall’adozione di Stanislavskij a Mosca, Massimo Popolizio dirige da venerdì 9 all’Argentina L’albergo dei poveri di Maksim Gor’kij.
Dopo Furore e Popolizio legge Belli, Massimo Popolizio torna per questa stagione al Teatro Argentina di Roma, dal 14 Marzo al 2 Aprile, con Uno Sguardo dal Ponte di Arthur Miller, una produzione Compagnia Umberto Orsini, Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Emilia Romagna Teatro Fondazione.
«Alla fine si torna all’inizio»
Queste le parole con cui ha inizio, e fine, M Il figlio del secolo, la nuova regia di Massimo Popolizio tratta dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati, sull’avvento del fascismo dal 1919 al 1924. E oggi? Siamo forse tornati all’inizio?
Si inaugura la Stagione 2020/2021 del Teatro di Roma, apre al Teatro Argentina “Uomo senza meta” del drammaturgo norvegese Arne Lygre. Giacomo Bisordi racconta il progetto e la sua indagine sulla solitudine.
Giorgio Barberio Corsetti, direttore artistico del Teatro di Roma, dialoga on line con la regista Emma Dante.
Al via la nuova stagione del Teatro Palladium. Il fiore all’occhiello dell’Università degli studi Roma Tre apre le porte al pubblico con una programmazione che mira alla ricerca in campo artistico; una prospettiva solida incentrata sulla formazione degli studenti.
Un Nemico del Popolo, di Henrik Ibsen, prodotto dal Teatro di Roma, per la regia di Massimo Popolizio. Undici attori in scena, fra cui lo stesso regista e Maria Paiato nel ruolo di Peter Stockmann. Al Teatro Argentina come prima nazionale. Ma lo spettacolo è spinto da un sentimento profondo o imposto da un potente ente?
Introdotto da un energico menestrello, Un nemico del popolo indaga sui principi etici e morali dell’individuo. In scena al Teatro Argentina di Roma, per la regia di Massimo Popolizio, il testo di Ibsen offre al pubblico un ampio sguardo sulla costante alienazione della legittimità.