Medea è un monologo trasportato in un non luogo tra realtà e schegge di memoria, in cui la tragica eroina della Colchide viene riletta attraverso il corpo, la voce, la storia di una donna romena in un paese straniero, che avvinghiata al filo sottile di un sogno irrealizzabile è sprofondata nell’abisso della prostituzione; un magma denso di emozioni e sentimenti esaltato dall’austerità della messa in scena.