Domenica 24 settembre si è conclusa la stagione estiva del Globe Theatre di Roma, intitolato a Gigi Proietti e Silvano Toti. Venere e Adone, «uno dei poemi più lunghi di William Shakespeare», ha preso vita sotto la direzione di Daniele Salvo. Alla fine dello spettacolo sono salite sul palco Susanna e Carlotta Proietti, insieme ai membri dello staff, per ringraziare e salutare il pubblico.
La riapertura e “La Metamorfosi”. Il ritorno del Teatro di Roma
Si sono riaperte il 3 maggio le porte del Teatro di Roma. Giorgio Barberio Corsetti con il suo “La Metamorfosi” ha accolto il pubblico, limitato e numeroso al contempo. Sulla soglia un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, lavoratori e spettatori sono parte di una sola comunità che, ancora e di nuovo, si ritrova.
Teatro (dis)occupato. «A noi gli occhi, please».
Si è conclusa l’occupazione del Globe Theatre di Roma. Tavoli, confronti e assemblee pubbliche, il movimento dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo ottiene dal ministro Franceschini un tavolo interministeriale.
[Foto di Matteo Mat Nardone]
Vivi ma spaesati
In due giorni il teatro perde due figure di grande spessore, il grande attore Gigi Proietti e l’illustre professore Ferdinando Taviani. La morte di uomini che hanno segnato la nostra cultura ci costringe a una riflessione su ciò che con forza tenta di restare in vita.
Giulio Cesare di Shakespeare al Silvano Toti Globe Theatre
Al Silvano Toti Globe Theatre di Roma è andato in scena Giulio Cesare, per la regia di Daniele Salvo, prodotto dall’associazione Politeama S.r.l., con un numeroso cast di alto livello e un grande compartimento tecnico. Perché costruire un teatro con quelle caratteristiche architettoniche? Storicamente l’architettura di un teatro ne descrive bene il contesto culturale e la finalità. Nel Novecento lo spazio teatrale ha assunto così tante forme da non avere più un’unica identità.