Dopo undici giorni intensi di spettacoli e performance da tutto il mondo, tra le difficoltà provocate dalla pandemia e l’emergenza sanitaria, l’edizione 2050 (sic.) di Santarcangelo Festival si è chiusa domenica 18 luglio.

Dopo undici giorni intensi di spettacoli e performance da tutto il mondo, tra le difficoltà provocate dalla pandemia e l’emergenza sanitaria, l’edizione 2050 (sic.) di Santarcangelo Festival si è chiusa domenica 18 luglio.
Per meglio comprendere il meccanismo che regola le produzioni teatrali, abbiamo intervistato Rosita Volani, direttrice artistica di Olinda onlus, un’impresa culturale con l’obiettivo di trasformare l’Ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini di Milano, in uno spazio di vita culturale partecipata, in un luogo di cura della persona, di inclusione sociale. Ma Olinda è anche una delle città invisibili di Italo Calvino. Città invisibili, rese visibili dalla scrittura e rese abitabili dal teatro. Nelle nostre città abitate da volti in maschera, il teatro afferma la sua presenza nella creazione di altri mondi possibili, nell’immaginario e nella realtà. Il progetto culturale TeatroLaCucina si inserisce in una prospettiva creativa, trasformativa del reale. Ci chiediamo in che modo sarà possibile dare continuità ai progetti di residenza artistica, ai laboratori teatrali, al festival di teatro Da vicino nessuno è normale, in che modo sarà possibile ri-fondare città.